Jane Austen è un marchio di fabbrica che delizia tante lettrici, amanti delle sue  storie di amori impossibili, dedicate all’analisi della condizione femminile in epoca preromantica.

Da giovedì 1 dicembre 2016 è al cinema “Amore e inganni”, nuovo film di Whit Stillman con protagonista Kate Beckinsale. La pellicola è liberamente ispirata all’opera epistolare di Jane Austen “Love and friendship”.

Whit Stillman si innamorò di questa storia da quando diresse il piccolo cult “The Last Days of Disco”, protagonista proprio la Kate Beckinsale che a distanza di molti anni è diventata perfetta per il ruolo della Lady Susan.

Un lavoro notevole di riscrittura, in cui la meschina e calcolatrice protagonista descritta dalla Austen diventa una diabolica donna piena di fascino, impegnata per il bene della figlia in età da marito. Nel lavoro di creazione dei dialoghi, assenti nell’originale scritto epistolare, Stillman si è concesso di attualizzare la figura di Lady Susan, rendendo con maestria le sue astute manipolazioni degli uomini intorno a lei, tutti vittime della sua scandalosa naturalezza nel sedurre. Come nel libro la destinataria delle lettere di Susan era la cara amica e complice di intrighi Mrs Johnson, così nel film le due si consultano con frequenza, facendo il punto della situazione o scambiandosi diverse strategie. La compagna di pista da ballo in “The Last Days of Disco“, Chloe Sevigny, interpreta proprio Mrs Johnson, un’americana il cui ricco e ben più anziano marito vorrebbe allontanare dalla pericolosa Lady Susan, minacciandola di trasferirsi tutti in Connecticut, vero incubo della moglie.

Gustosi riferimenti all’eterna rivalità fra vecchia madrepatria e colonie d’oltre atlantico sono un contributo del lavoro di scrittura di Stillman, buon conoscitore delle due culture. Perfidia e ironia non mancano, così come l’eloquenza nei dialoghi e il gioco nascosto fra eufemismi e convenzioni.

Perfido e spassoso, “Amore e inganni” si avvale del consueto cast britannico di livello extra lusso, con una nota di merito particolare per Tom Bennett nei panni di un ricco nobile non sposato, gran partito e di una stupidità sublime.