Berndnaut Smilde, fumo, umidità e luce per creare installazioni dal notevole impatto visivo.

Nuvole… Continuano a passare,alcune così enormi ( poiché le case non lasciano misurare la loro esatta dimensione ) che paiono occupare il cielo intero; altre di incerte dimensioni, come se fossero due che si sono accoppiate o una sola che si sta rompendo in due, a casaccio, nell’aria alta contro il cielo stanco; altre ancora piccole, simili a giocattoli di forme poderose, palle irregolari di un gioco assurdo, da parte, in un grande isolamento fredde.
(Fernando Pessoa)

 

Racchiudere le nuvole, i propri sogni in una stanza, questo è alla base delle opere di Berndnaut Smilde.  Dopo attente analisi e ricerche sui fenomeni atmosferici naturali  ha trovato l’aerogel, una sostanza costituita dal 99,8 per cento di aria, il che rende più leggero il materiale solido sulla Terra. Un fumo artificiale che visibilmente non ha differenze con le soffici nuvole che siamo soliti ammirare scrutando il cielo. 

Così dopo diversi tentativi e sperimentazioni è riuscito a generare la serie di situazioni che generano i fenomeni atmosferici ricreando  una nube naturale in una stanza. L’installazione però dura pochi minuti ed è visibile solo agli spettatori sul posto. Le uniche testimonianze che restano sono le fotografie. Brevità del momento che diventa perfetto grazie alla scelta di location suggestive che rendono tutto molto più suggestivo e mistico. 

Fragilità, frammentarietà e stupore sono insiti nell’animo di chi si trova davanti a queste nuvole. Bisogna cogliere un attimo che non si verificherà mai più.

 

L’idea che avevo era quella di creare un lavoro effimero. Che avrebbe potuto esistere soltanto in foto

Berndnaut Smilde