Bruce Lee, nome completo Bruce Jun Fan Lee, è nato a San Francisco, il 27 novembre 1940; proprio ieri, infatti, ricorre l’anniversario della sua scomparsa. Hong Kong 20 luglio 1973.

Egli può, perché pensa di potere. Il ricordo di un grande uomo.  Bruce Lee, attore, artista marziale, filosofo, regista, sceneggiatore e produttore statunitense di origini cinesi; completo, possiamo aggiungere, a trecentosessanta gradi. E’ stato inoltre il precursore del cinema d’azione moderno, colui che ha dato il maggior contributo al concetto moderno di arti marziali miste, nonchè fondatore del Jeet Kune Do.

Bruce Lee è ampiamente considerato uno dei più influenti artisti marziali di tutti i tempi, l’attore più ricordato per la presentazione delle arti marziali cinesi al mondo. I suoi film, prodotti a Hong Kong e ad Hollywood, elevarono ad un nuovo livello di popolarità e gradimento le pellicole di arti marziali e l’interesse per questo tipo di discipline in Occidente. La direzione ed il tono delle sue opere influenzarono profondamente i film di arti marziali di Hong Kong che, fino ad allora, avevano mostrato più un senso teatrale che realistico delle scene. L’arte marziale da lui sintetizzata è chiamata Jeet Kune Do.
Nonostante le credenze, Lee studiò assiduamente Kung Fu nello stile Wing Chun col Maestro Yip Man per cinque anni. Attratto da qualsiasi disciplina da combattimento, Lee si allenò anche nel pugilato occidentale, vincendo nel 1958 il titolo interscolastico di boxe. Imparò anche rudimenti di scherma occidentale dal fratello minore, all’epoca, campione di questa disciplina. Questo approccio a trecentosessanta gradi distinse via via sempre più Lee da ogni altro praticante di arti marziali, tanto che nel 1966, decise di dare un nome al suo stile, ovvero Jeet Kune Do, “via del pugno che intercetta”.

Il suo debutto nel mondo cinematografico di Hong Kong avvenne all’età di tre mesi, quando fu scelto per il ruolo del neonato nel film “Golden Gate Girl” del 1941. Fra i sei ed i diciassette anni partecipò a sedici pellicole, anche se il primo film di un certo riguardo, “The Orphan” del 1958.
Il produttore della serie televisiva “Batman e Robin”, William Dozier, ebbe l’occasione di visionare i filmati di Lee. Colpito dalle notevoli capacità fisiche, Dozier invitò Lee per un’audizione, grazie alla quale si aggiudicò una parte nella serie televisiva “Il calabrone verde”, per la stagione 1966-1967, in Batman. Lee interpretò il suo primo ruolo da protagonista nei film “Il furore della Cina colpisce ancora” del 1971 e “Dalla Cina con furore” del 1972, grazie ai quali ottenne vasta celebrità internazionale. A seguire fondò una propria casa di produzione, la Concord Production Inc., in società con Raymond Chow della Golden Harvest. Sotto tale egida co-produsse, scrisse, diresse e interpretò “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente” nel 1972. Nel 1973 ottenne il ruolo di protagonista in “I 3 dell’operazione Drago”, film che lo consacrò come divo internazionale, per il quale fece anche da coreografo per le scene di combattimento e co-produttore con la sua Concord Production Inc. Il film fu il secondo maggior incasso della Warner Bros. e consolidò l’immagine di Lee come leggenda delle arti marziali.

“…tanta profusione di energie ebbe come risultato una ulteriore perdita di peso, e un allarmante ritmo di disidratazione…”.
Frase scritta sul libro Dragon, ed è ciò che accadde durante le riprese de. Tra le conseguenze della disidratazione grave, c’è l’edema cerebrale. L’autopsia, evidenziò non solo il sintomo più evidente del malore che portò del decesso: “…il cervello di Lee era gonfio come una spugna…” segno inequivocabile di un accumulo repentino di liquidi; ma una possibile disfunzione renale, oltre alla presenza nei polmoni di modesta quantità di fluido, e piccole quantità di sangue riversatesi negli alveoli. Ma ancora molti giorni dopo il funerale, la causa mortis restava ignota e ciò provocò tumulti di folla nelle strade di Hong Kong che richiesero l’intervento di agenti in tenuta anti-sommossa. I fans ebbero l’impressione che si stesse nascondendo qualcosa o che le autorità non sapessero esattamente quali pesci pigliare.

Nel 1993, è stato onorato con una stella, sulla Hollywood Walk of Fame a Los Angeles, e nell’occasione di quello che sarebbe stato il suo sessantacinquesimo compleanno ( a novembre 2005), una statua commemorativa è stata posata sull’Avenue of the Stars a Kowloon, in memoria di colui, che è stato votato “Star of the Century” dagli addetti ai lavori del mondo del cinema di Hong Kong. Una statua molto più grande, di venti metri circa, è sorta successivamente in un parco a tema nella Cina continentale, il Bruce Lee Paradise, a Jun’an.

“La vita ci educa: la vita stessa è il nostro maestro, e noi siamo in uno stato di continuo apprendimento.”

Redatto da: CLAUDIA MINNA