Lontani da quelle esplosioni coloristiche dell’ultimo numero, con l’autunno Chic Style si fa promotore di un’importante iniziativa ponendo al centro del suo lavoro il patrimonio locale materiale ed immateriale, portando avanti un progetto di “rivalutazione” totale delle risorse disponibili “qui” ed ora.  

Questo numero è dedicato alla Città di Frosinone. Si tratta di un progetto per valorizzare e trasmettere in maniera artistica, attraverso le immagini fotografiche, il fascino di quei luoghi ed edifici abbandonati nel tempo, vuoti e svuotati delle loro funzioni, dimenticati, avvolti da fascino e mistero. Un viaggio nella città tra ciò che non è bello ma che risulta attraente, conservando un potenziale grande per il cambiamento dei nostri luoghi. Ed è proprio dalla città, dalla strada e dalla musica che Chic Style decide di ispirarsi. Saranno gli anni ’90 i protagonisti del magazine per l’autunno 2015. La musica è il linguaggio per eccellenza delle culture giovanili. Espressione di stile che definisce l’appartenenza ad una comunità e fenomeno delle grandi città dove i ragazzi fondano la propria identità non limitandosi più alle sole canzoni ma generando un linguaggio, un abbigliamento; quello che viene definito “stile di vita”. E’ finita l’era della moda, quella ufficiale, in cui il designer, lo stilista, il responsabile della ricerca informato sul trend, traccia quelle che lui considera tendenze e su cui progetta una nuova collezione: oggi le tendenze sfilano per strada. Questo è il fenomeno dello StreetStyle! La strada, da laboratorio d’incubazione di una impressionante quantità di mode, a passerella. Così come lo Streetstyle, la Graffiti Art, con la stessa anima contestatrice, trova il suo stile/segno di appartenenza identitaria. Le pareti, le stazioni, la strada, sono il museo d’arte popolare di un popolo di graffitisti che diventano espressione e rivendicazione di un proprio diritto alla parola. Graffiti che troviamo già nel Secondo Dopoguerra nei “locali” esistenzialisti, la prima subcultura giovanile che con il loro utilizzo del colore nero in modo “casual” lo hanno reso fondamentale nell’armadio di ognuno di noi.Uno stile, quello della controcultura underground, che trova la sua massima espressione nella cultura Grunge sul quale si focalizza l’attenzione del numero autunnale di Chic Style. Il grunge nasce negli anni ’90 come moto di protesta giovanile e gli abiti rispecchiano questo tumulto interiore. Un forte “NO” agli abiti sfarzosi per seguire uno stile totalmente contrapposto: urbano, povero, intimista.

Lo Street Style ormai è un mezzo di comunicazione e multiculturalismo e non resta che ognuno di noi dia il proprio contributo al mondo della moda.