Leggerezza. Trasparenza. Fragilità. Innovazione. Caratteristiche che contraddistinguono tanto l’universo femminile quanto le creazioni in vetro della designer Elisabetta Carozzi.

 

 

Linee pure che aspirano all’essenzialità della forma. Materiali innovati. Scelte audaci. Sono tutti aspetti che si mescolano all’interno della collezione Icònica realizzata dalla designer italiana Elisabetta Carozzi. Con il suo design ambizioso il vetro, l’acciaio e il pvc vengono sublimati in creazioni leggere, collane e gioie fluttuanti, quasi eteree.

 

Il design unico delle creazioni della nuova linea Icònica, si affianca ad un scelta di materiali inedita. Forme ambiziose. Voluttuose. A volte, spigolose. In alcuni casi, lineari. Ma mai ridondanti. Creazioni poetiche. Ognuna delle quali abilmente plasmata dall’incontestabile maestria degli artigiani italiani.

Icònica si rivolge a donne diverse per gusto, per sensibilità, per aspetto, senza porsi limiti“.

Una collezione ricercata. Unica nel suo genere. Proprio come unico è l’universo femminile da cui la designer si è lasciata ispirare. Donne contemporanee e del passato, appartenenti al mondo reale o a quello onirico, entrano a far parte della personale raccolta di Elisabetta Carrozzi. Un album affettivo – così la designer definisce la sua collezione – creato con spirito gioioso, giocoso e autoironico, ma mai irriverente.

 

Diventano così protagoniste di Icònica: Amelia Mary Earhart – la prima aviatrice che attraversò in solitaria l’Oceano Atlantico -, la divinità indiana di Lakshmi, Freda Joséphine Baker -cantante e ballerina statunitense di origine meticcia-, l’iconica Audrey Hepburn, l’artista Frida Kahlo, Louise Bourgeois – scultrice e artista francese -, Gaetana Aulènti – architetto, scenografo e designer italiano -, Wislawa Szymborska – poetessa polacca, premio Nobel per la letteratura nel 1966-, la nota scrittrice giapponese Banana Yoshimoto, Betty Boop, Isabella d’Este, Greta Garbo, Biancaneve, o Segenet Kelemu – scienziata etiope e direttore generale dell’ICIPE di Nairobi.

 

L’eleganza della trasparenza sublima in una leggerezza quasi effimera. Un valore primario per la designer. Una leggerezza non solo fisica ma anche visiva. Ma ancor prima interiore, per un gioiello che vuole presentarsi come antidoto al peso del quotidiano.