Conosciamo meglio il live painter Andrea Spinelli, artista che ritrae musicisti mentre si esibiscono dal vivo.

1. Da dove nasce il progetto “OnStage Portraits”?
“OnStage Portraits” è il nome che ho dato alla prima fase del mio percorso artistico, ovvero quando ritraevo gli artisti dal vivo buttandomi nella “mischia”, in mezzo al pubblico. Lì mi sono fatto le ossa!
Nasce da un’intuizione e da un periodo creativamente piatto, durante il quale avevo smesso di suonare (sono batterista oltre che live painter) e avevo necessità di buttarmi in qualcosa di nuovo senza però perdere contatto con ciò che più amo, la musica.

2. Quanti artisti hai ritratto? Quale ti ha emozionato di più?
In questo momento conto più di 200 artisti ritratti dal vivo. Non c’è un momento che mi ha emozionato più di tutti, ma ci sono tantissimi ricordi: il backstage del Market Sound di Milano, il primo live painting che ho realizzato a Spazio Musica di Pavia, il live painting videoproiettato durante il concerto di Fabio Cinti e Paolo Benvegnù al Belleville Rendez Vous di Paratico, il caos nel pit del Primo Maggio di Roma… potrei raccontarne per un giorno intero. Quante emozioni!
 
3. Sappiamo che hai uno smisurato amore per l’arte e la musica ma, a prescindere dal tuo progetto, se dovessi scegliere una delle due, a quale rinunceresti?
Domanda tosta! Ma non saprei proprio dirti… anche se il mio progetto ora sta prendendo una piega ANCHE diversa: ci sono aziende che mi contattano per fare dei live painting videoproiettati dei loro discorsi pubblici. Tutto un altro mondo, una cosa molto più concettuale e quindi una sfida nuova. Amo le sfide!
 
4. Durante un live painting come fai a restare concentrato e, soprattutto, come fai ad evitare spintoni e “gente molesta”?
Dipende dalle situazioni: spesso molestie e spintoni non si possono evitare, ci si convive e si impara ad essere “pronti”. Ti cito l’episodio più recente: al Concertone del Primo Maggio di Roma gli Stato Sociale lanciarono un pallone (leggero ma piuttosto grosso) sul pubblico; il pallone arrivò in pochi secondi verso le prime file e subito dopo verso di me. Per poco non distrusse la mia attrezzatura – devo ringraziare le ragazze delle prime file e i fotografi che avevo attorno per avermi salvato. GRAZIE!
 
5. Qual è stato il primo concerto durante il quale hai realizzato un live painting?
A Spazio Musica di Pavia ho realizzato il mio primo live painting su cavalletto; il primo vero ritratto dal vivo l’ho fatto durante il concerto dei Management Del Dolore Post Operatorio nella zona del Gallaratese, precisamente a Nicola Ceroli l’allora batterista dei MaDeDoPO.
 
6. Prossimo concerto in programma?
Ho una mostra in programma! A Pistoia, la sto organizzando grazie al supporto e all’iniziativa del MEI (Meeting Delle Etichette Indipendenti) di Faenza che, ci tengo a dirlo, per me è stato un trampolino di lancio e sempre di grande supporto.
Per quanto riguarda i concerti invece… È una sorpresa!