Evelin La Rocca è una grandissima artista: bodypainter, tatuatrice, ritrattista.

Evelin La Rocca ha 29 anni e vive a Picinisco, un bellissimo paese delle Valle di Comino. All’età di 20 anni si trasferisce s Roma. Nella capitale, dopo aver finito gli studi e aver lavorato come body painter nel cinema, nella moda, nel teatro e nella televisione, ha deciso di rendere questi lavori indelebili diventando tatuatrice. Dopo aver vissuto questi anni frenetici a Roma torna nel suo paese originario e ad un contatto più diretto e puro con la natura.

COM È NATA LA TUA PASSIONE PER L’ARTE?

Non c’è una risposta definitiva e univoca a questa domanda. L’arte mi è sempre piaciuta e mi ci sono ritrovata dentro. Forse, però, la verità è che quando ero bambina dovevo creare il mio mondo fantastico per sfuggire alla realtà difficile che mi circondava. Mia madre aveva un maneggio e ho vissuto parte della mia infanzia vivendo in una roulotte con lei. Seppur questa situazione possa descrivere una vita di stenti, ricordo quel periodo come un momento bellissimo della mia vita. Vivere così a stretto contatto con gli animali e con la possibilità di perdermi da sola in mezzo alla natura di quel luogo, ha fatto nascere in me un’ammirazione infinita per il mondo naturale e per la sua evidente magia. Per me senza questo fattore non si può parlare di arte.

QUAL È STATO IL PERCORSO FORMATIVO PER  DIVENTARE BODYPAINTER?

Ho frequentato l’istituto d’arte di Sora  e dopo una fase convulsa in cui non sapevo decidere i miei studi futuri mi sono iscritta all’Accademia di trucco cine teatrale Studio 13 a Roma, prediligendo tra le varie discipline il bodypainting, conseguendo uno stage con l’artista internazionale Einat Dan. Grazie a questa accademia ho conosciuto l’aerografo, il quale mi ha ampliato gli orizzonti e le possibilità nel bodypainting, Questo strumento ha suscitato in me tanto interesse che mi ha portato da li a poco a frequentare il corso di Marissa Oosterlee presso  l’accademia Foxy Studio a Leiden In Olanda. Marissa mi ha insegnato le potenzialità su carta del’aerografo e l’iperrealismo e grazie a lei mi sono avvicinata al mondo dell’illustrazione. L’aerografo mi ha dato la possibilità di dipingere sia su carta che su pelle, ma su quest’ultima i disegni erano per loro stessa natura temporanei. Il passaggio al mondo del tatuaggio è avvenuto di conseguenza. All’inizio del 2013 ho frequentato il corso regionale per tatuatori alla Fashion Look Academy di Roma. Dopo aver lavorato in diversi studi a Roma mi sono stabilizzata nello Studio di Cristiano Gulia “Dream Skin Tattoo” a Sora dove porto avanti il mio stile, il NeoTraditional, e dove mi dedico a tempo pieno ai tatuaggi. Lo stile NeoTraditional s’ispira alla old school e ne riprende alcuni stilemi. Ad esempio utilizza colori pieni e intensi, contorni netti, ma di vario spessore, ma questi schemi sono uniti a elementi moderni. Privilegia tonalità più cupe rispetto allo stile traditional. I soggetti sono molto vari e sostanzialmente di ogni tipo, soprattutto elementi naturali come foglie e fiori, animali, come uccelli (gufi e civette su tutti), gatti, teste di cervo, orsi, ma anche volti umani.

In contemporanea continuo a dedicarmi al body painting e insegno alla Pop Academy di Roma.

DOVE PRENDI L’ISPIRAZIONE?

Spesso quando si crea un bodypainting c’è sempre un tema da seguire ideato dal fotografo o dai comitati organizzativi. Il mio compito è quello di dare la mia personale visione del tema o dell’idea generale. Sicuramente mi ritengo soddisfatta quando ho la fortuna di lavorare con persone che hanno i miei stessi gusti estetici e al contempo mi lasciano libero spazio per la creazione. Le mie creazioni sono installazioni surreali, assurde e astratte dove non manca mai l’aspetto materico che devo sempre combinare alla giusta scelta dei colori  e del personaggio che deve interpretare tutta l’installazione. I temi che prediligo riguardano sicuramente il mondo naturale in una visione perturbante e sciamanica, l’estetica del circo, il Rococò e l’età Vittoriana. Sicuramente anche il mondo dell’arte è fonte di ispirazione costante, dall’alta moda al cinema, dalla pittura alla scultura. Amo il cinema surrealista e l’estetica di Tim Burton, l’Art Nouvau e artisti contemporanei come Catrin Welz-Stein e Jacek Yerka, stilisti come John Galliano e Alexander McQueen, scultori come Giacometti, il Cirque du Soleil, tatuatori come Lu’s Lips, Emily Rose, Greg Withehead e moltissimi altri ancora.

QUAL È LA COSA PIÚ (STRANA, DIVERTENTE O SORPRENDENTE) CHE TI ABBIA MAI ISPIRATO? C’È UNA TUA CREAZIONE CHE PIÚ TI RAPPRESENTA?

C’è effettivamente un lavoro che mi rappresenta più di altri. È un progetto chiamato Hysterical Dream, fatto in collaborazione con Luca e Angelo di Audax Cor Agency (con sede a Frosinone), e si tratta di un progetto che vuole trovare un giusto compromesso tra fotografia d’arte e fotografia di moda. Hysterical Dream è una serie di fotografie che rappresentano un viaggio astratto e visionario nel mondo onirico di una donna vittoriana che scava inconsciamente nei suoi sogni proibiti e nelle sue paure. In particolare sono legata al concetto di un body painting, che a ben vedere è più un’installazione che una semplice pittura su pelle. Dal corpo di un ragazzo sospeso in aria e dipinto completamente di bianco, ho creato con degli effetti speciali uno squarcio nel torace da dove fuoriesce un ramo, simbolo di rinascita. Se il corpo muore sempre, la sua presenza organica viene trasformata  e riciclata dalla natura che tutto trasforma inesorabilmente.

Con Luca e Angelo, oltre a una bella amicizia, ho trovato sempre piena soddisfazione per la realizzazione del mio lavoro. Con loro c’è sempre una grande fiducia reciproca che lascia libertà anche all’improvvisazione