A Kunihiko Morinaga, pur discendendo dalla scuola di Comme des Garçons, non importa molto della decostruzione tridimensionale del capo. Il suo è un lavoro orientato principalmente sulla decorazione e da buon giapponese applica una visione orientale al guardaroba occidentale nel tentativo di decontestualizzare l’abito.

Un indizio importante, che aiuta a comprendere la volontà sperimentale del giovane designer, lo si trova specialmente in ogni sua collezione proposta che non rientra negli interessi di ogni tendenza stagionale.
Fa parte della scuola giapponese dove il desiderio di incidere ed affermarsi da un punto di vista concettuale prevale su più semplici fenomeni di marketing. Con Light collection, Morinaga esordisce a Parigi con una linea totalmente sperimentale, uniformata intorno all’esercizio della foto-sensibilità. Nella sua collezione autunno/inverno 2015 il suo sguardo si è rivolto alla scena, ai riflettori e a quanto, metaforicamente o no, possano cancellare o esaltare la personalità di un individuo. Ogni capo contiene e rivela una possibile manifestazione luminosa. I cerchi formali di caban ed i cappotti enfatizzano l’idea del faro e del cono di luce. Con la sua collezione ha sottolineato il netto contrasto tra luce e buio, Kunihiko Morinaga ha dimostrato la fiera tradizione dei concettualisti giapponesi. Da come ci suggerisce la sua etichetta, Anrealage (un contraddittorio dei termini «reale ‘e’ irreale ‘), è un nuovo modo di concepire la moda. Morinaga lentamente ma costantemente si è costruito una reputazione per il design sperimentale realizzando ironicamente vestiti “di tutti i giorni”.
Con le modelle con un cranio tutto nero con un cerchio bianco a contrasto sul loro tronco strappa via i concetti occidentali, specialmente quelli sul sex appeal, e si concentra solo sulla luce come concetto.

Credits : ANREALAGE

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI