Mel Karch, nata in Germania nel 1973, ha studiato arte e design a Parigi, dove si è trasferita nel 2002 per iniziare la sua carriera di fotografa di moda.

Attualmente in base al suo lavoro e ai suoi servizi vive tra la sua amata Parigi e New York. Il suo primo lavoro è stato fatto nella fine degli anni ’90. Un reportage in bianco e nero sui re della Costa d’Avorio; ed è qui che inizia a sviluppare la sua passione per la fotografia. Trasferitasi a Parigi, diventa assistente di fotografi come Annie Leibovitz  e Marc Sellinger. Ad inizio dei primi anni del 2000 inizia a prendere il via la sua carriera personale nel mondo della fotografia di moda che la porta a vincere il Fuji Prize per giovani fotografi di moda a Parigi ed il premio Canon vinto invece in Germania.

Col passare degli anni il suo lavoro inizia sempre di più a concentrarsi soprattutto su moda e advertising, potendo comunque esporre scatti privati in alcune gallerie europee, riscuotendo un ottimo successo. Affezionata collaboratrice per il Magazine “Marie Claire Italia” per cui ha scattato vari servizi fotografici fashion e beauty.
Ottimo successo a livello internazionale con la comparsa delle sue foto su D La Repubblica delle donne, The New York Times, Marie Claire US e Men’s Vogue US. Ha inoltre potuto lavorare anche per nomi decisamente importanti come Kenzo, Azzaro e Rochas.

Come già detto precedentemente Mel Karch si sofferma principalmente sullo stile fashion e beauty. I suoi servizi di moda e beauty cercano, riuscendovi, la perfezione estetica richiesta da questo tipo di fotografia. La luce inonda la scena da una sola fonte rendendo, sia nel bianco e nero che nelle immagini a colori, le linee luce-ombra su corpi e sui visi nette e decise. Il senso di immobilità statuaria prevale sul movimento, che rimane cristallizzato nell’immagine trasformando il set in un diorama. La perfezione formale si ritrova anche nei lavori personali, che hanno sempre la figura umana come protagonista centrale. La tecnica semplice, pulita e la singola foto riesce a vivere a se stante rispetto alle altre, esprimendo di volta in volta un solo concetto o mostrando una sola espressione.

di Stefany Barberis