Abbiamo intervistato Nikos Alteri, fumettista trentenne di Sgurgola. L’artista ciociaro ci ha raccontato qualcosa di lui e del suo mestiere: dalle difficoltà alle soddisfazioni.

“provengo da una formazione letteraria di genere gotico, che mi accompagna per tutto il mio percorso professionale”

 

D: Ciao Nikos! Sappiamo già qualcosa di te, ma raccontaci ancora: come è nata la passione per il disegno?
R: La passione per il disegno me la porto dietro da quando sono bambino. Prima ancora di frequentare scuole e corsi di formazione disegnavo a casa coltivando la mia passione. Passione perfezionata al Liceo Artistico di Frosinone.

D: Su quale stile hai gettato le basi per intraprendere il tuo percorso da professionista?
R: C’è da premettere che la prima fase è dedicata all’osservazione dei vari autori, attraverso questa si capisce a quali ispirarsi. E’ tramite l’autore di riferimento che un fumettista sviluppa il proprio stile. Io mi ispiro ad autori di genere gotico ad esempio: Dino Battaglia, Corrado Roi, Mike Mignola (autore di Hellboy) e Gene Colan;

D: Abbondando, per un istante, il disegno in generale, quando hai deciso che saresti diventato fumettista?
R: L’amore per i fumetti, che preesisteva timidamente, è esploso al quarto anno di liceo. Attraverso un corso di formazione conobbi i ragazzi della Scuola Internazionale di Comics di Roma, che mi convinsero definitivamente. Frequentai con loro un corso di un anno con relativo attestato e ho iniziato a disegnare, cose che probabilmente non smetterò mai di fare.

D: Quali sono le tue collaborazioni più importanti?
R: C’è da premettere che le collaborazioni più importanti le ho avviate all’estero. Ho iniziato a pubblicare nel 2014 su due riviste online che si occupano di fumettistica: Sbam!Comics e Lovecraft Ezine. Nel 2015, poi, la prima pubblicazione italiana.

D: E’ più facile essere notati all’estero?
R: Per quanto riguarda la mia personale esperienza sì, ho avuto più proposte dall’estero che dell’Italia. Ma credo che non si tratti di “facilità”, piuttosto di una questione economica e della difficoltà cui versano le agenzie italiane. E’ più facile, ma non impossibile. Ad esempio lo scorso 2016 al Lucca Comix & Games, molti degli editori italiani si sono mostrati interessati ai miei lavori, ci siamo scambiati i numeri di telefono. Non ti nascondo la delusione, ma è da quella che parto per migliorarmi, per dimostrare che investire su di me è bene. Specie nel mio paese.

D: A quale progetto stai lavorando attualmente?
R: Attualmente sto collaborando con più di uno studio. Caos Studio, un gruppo di giovani autori di Pescara che ho conosciuto appunto a Lucca, per il 2017 mi hanno affidato una storia di venti tavole, genere noir. La tecnica è incentrata abbondatemene sul contrasto bianco/nero, fiore all’occhiello della mia formazione. Il lavoro è in fase di uscita per cui non posso esagerare con gli spoilers (ride). La Cagliostro E-Press, poi, mi ha affidato un episodio per la terza stagione di Daryl Dark.
Peraltro, per la stessa, ho pubblicato del materiale insieme all’amico Christian Paris, di Frosinone, con cui ho condiviso una carriera parallela dal liceo in poi. Ci siamo ritrovati autori anche per Caos Studio.

D: Considerando quanto hai detto prima, a proposito del crescente interesse nei tuoi confronti da parte dell’editoria italiana, credi sia dovuto ad una tua maturazione personale che si è trasmessa alle tue opere?
R: Sì, con l’età ho acquisito una sensibilità diversa. Soprattutto l’esperienza sul campo mi ha aiutato: partecipando a diverse fiere ho ricevuto consigli e pareri da moltissimi addetti ai lavori, facendone tesoro. Con l’esperienza ho imparato ad immedesimarmi nei miei autori preferiti, domandandomi: “Come lo disegnerebbe lui?”, e questo apporta notevoli miglioramenti stilistici alle mie opere. E’ probabile che il pubblico italiano mi apprezzi di più anche per questo.

D: Cosa ti aspetti dal tuo futuro professionale?
R: Mi piacerebbe che il disegno diventi a tutti gli effetti la mia occupazione; vorrei che disegnare diventi per me un lavoro vero e proprio. La mia passione per il fumetto è potente e vitale. Attualmente il mio sogno è lavorare per la Bonelli Editore, editrice di Dylan Dog, il mio fumetto preferito. Per raggiungere questo obiettivo ho necessità di imparare partecipando attivamente a eventi, tenendomi costantemente aggiornato, disegnare sempre di più. Proseguire il lavoro finora svolto con sempre più perseveranza, rispetto e ardore.

Di Vincenzo Tirittera