Polly Nor è conosciuta per i suoi disegni oscuri e satirici sulle donne e i loro demoni.

La 28enne londinese si racconta come una ragazza che ha sempre disegnato sin da bambina.

Si è laureata alla Loughborough University ammettendo le sue numerose difficoltà: “Ero troppo spesso ubriaca, o troppo depressa e ho sprecato un sacco di tempo e di soldi. Non sono mai stata brava a compilare un curriculum e a far le mosse giuste. Riuscivo a cavarmela, ma senza minimamente sentirmi realizzata”.

Dopo la laurea Polly Nor non sapeva cosa fare della sua vita.

“Ero persa nella vita, senza un lavoro concreto e in mezzo a problemi di merda. Sentivo che a quel punto stavo toccando il fondo e dovevo riconsiderare la mia vita. Ricordo di essermi detta ‘Do a questa cosa dell’arte una possibilità per un anno, se non ne viene fuori nulla rinuncio e vado a fare la receptionist’. Sono contenta che qualcosa sia venuta fuori, perché sarei stata una terribile receptionist. Ho sempre qualche sorta di pezzo di cibo tra i capelli o in faccia, odio parlare al telefono, ci metto tipo un’ora a mandare una email”.

Polly Nor comincia a pubblicare i suoi disegni su Instagram nel 2014. I suoi primi lavori erano piccoli doodles in bianco e nero di ragazze e demoni.

Il progressivo aumento del numero dei followers le suggeriscono di continuare su questa strada scavando ancora più a fondo nella sua personalità.

Così ha cominciato a realizzare molti più disegni, soprattutto a colori, creando sempre nuovi personaggi e ideando tracce narrative per far seguire ai suoi quadri dei filoni logici.

Oggi il suo lavoro da illustratrice è richiesta da molti magazine. Ha lavorato per Hunger TV, Bloomsbury, la casa discografica Emi, Bric Gallery, il Festival di Salisburgo, la Metropolitan Opera di New York, Dazed Digital, Dr Martens, Complex Magazine e Gucci.

Le sue opere vengono da un’attenta osservazione della donna attuale, quella tipica, moderna. Polly Nor solitamente dipinge donne nel loro stato più naturale mentre fanno cose ordinarie.

Fortissimo il focus sulla sessualità femminile, sulle relazioni e sull’instabilità emotiva. Un demone è sempre accanto a queste ragazze, una presenza dal significato molto più complesso e profondo di quanto si possa pensare: un personaggio interiore, disegnato per rappresentare la parte grottesca, instabile, bruciante del carattere femminile. Quella che teniamo nascosta, ricca di ansie, frustrazioni e desideri.

Con i suoi disegni svela cosa succede quando non c’è nessuno intorno, quando ci si leva il costume umano per sguainare l’irriverente e selvaggia natura che abbiamo in noi. La donna, con il costume che è costretta ad indossare, si toglie così anche le pressioni e le aspettative del mondo di fuori, e finalmente è libera di soddisfare i suoi bisogni, fregandosene di tutto il resto.

Denudarsi per riflettersi in uno specchio, consente di guardare negli occhi il proprio demone interiore, nostro fedele compagno che dimora in noi, in una camera affollata di inutilità che ci ricordano il tempo in cui viviamo.

La sua arte è un viaggio di esplorazione nel mondo del femminismo alla scoperta della donna del 21 secolo.