Il Rastafarianesimo è una fede religiosa che trae la propria denominazione da “Ras Tafari”, nobile etiope eletto Imperatore nel 1930 con il nome di Haile Selassie ,I riconosciuto anche da alcuni cristiani come il Cristo Gesù nella Sua Seconda Venuta come profeticamente annunciato dalle Sacre Scritture.

Il movimento Etiopianista rivendicava il recupero della dignità culturale e nazionale degli africani, vittime della deportazione e schiavitù Occidentale, mediante il riferimento spirituale e politico all’Etiopia. Nei primi del ‘900, gli etiopianisti, guidati da Marcus Garvey cominciarono a proiettare una viva attesa politico-messianica sull’Etiopia, e nel 1930, dopo aver assistito alla Sua Incoronazione, alcuni discepoli di Garvey videro in Haile Selassie I il Messia atteso. Questa ispirazione diede vita ad un nuovo ed autonomo movimento religioso detto in seguito RasTafarianesimo, per indicare la totale identificazione dei fedeli con Haile Selassie I (rimarcata dalla loro abitudine di definirsi “RasTa“), la cui rivelazione diventò il punto di riferimento essenziale. Dopo l’intensa predicazione dei primi seguaci in Africa e in America, ed una prima rapida espansione, nella metà del 900, nelle Indie occidentali, negli Stati Uniti e in Inghilterra, il Rastafarianesimo si è di seguito radicato ovunque sul globo, soprattutto grazie al potere mediatico della sua vivace cultura musicale, legata in particolare al reggae, che ne veicola il messaggio teologico. Essi osservano la morale cristiana, ubbidendo ai 10 comandamenti del Sinai ed alle regole d’amore dettate da Cristo.

I rastafariani sostengono che si pervenga alla salvezza mediante la Fede nel Divino e l’osservanza della morale naturale e il rispetto politico dei diritti umani. Credono nella necessità di costruire sistemi politici liberali e democratici, fondati sull’osservanza della Dichiarazione dei Diritti Umani e difensori della libertà civile, economica, spirituale e culturale.

I rastafariani sono comunemente conosciuti per i cosiddetti dreadlocks, delle lunghe e dure trecce che caratterizzano la chioma di alcuni fedeli: queste costituiscono la realizzazione materiale di un voto biblico, il Nazireato, descritto nella Legge Mosaica e custodito nella Cristianità dalla sola tradizione etiopica. Questa pratica ascetica comporta la consacrazione del proprio capo e dunque l’astensione dalla tonsura e dalla pettinatura, generando naturalmente le celebri trecce. La figura di Sansone pelato, cieco, incatenato, è un esempio di ciò che può accadere a chi  si fida di donne cattive e disubbidisce i comandi divini. Bisogna conservare la propria integrità fisica e morale, e i capelli sono un simbolo, da custodire gelosamente. « Conservate la vostra cultura, non abbiate paura dell’avvoltoio, fatevi crescere i riccioli » cantava Bob Marley.

Seppur venga riconosciuto in genere che il reggae sia la musica dei rastafari per definizione, questa cominciò ad essere associata definitivamente alla religione alcuni anni dopo la sua nascita. Effettivamente la religione si sviluppò molto prima della nascita del reggae stesso, ma questa musica giocò un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura rastafari, che venne portata all’ attenzione del mondo tramite il reggae dei primi anni Settanta, da artisti di fama internazionale come Bob Marley e Peter Tosh.

Uno degli aspetti più commercializzati e sfruttati dagli organi mediatici è l’utilizzo della marijuana. I Rasta utilizzano la marijuana come erba medicinale, meditativa, apportatrice di saggezza ed ausilio alla preghiera. Viene sostenuto che l’erba ganja sia cresciuta sulla tomba del Re Salomone e da esso ne tragga forza. La Marijuana è anche associata all’Albero della Vita e della Saggezza che era presente nell’Eden a fianco dell’Albero della conoscenza del bene e del male.

« Non puoi cambiare la natura umana, ma puoi cambiare te stesso mediante l’uso dell’Erba …In tal modo tu permetti che la tua luce risplenda, e quando ognuno di noi lascia risplendere la sua luce, ciò significa che stiamo creando una cultura divina ».

Credits : JAH RASTAFARI

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI