Una triste storia proveniente dalla Repubblica Cooperativa di Guyana dove, nel 1978, si verificò il più grande suicidio di massa che la storia ricordi.

Raven, la nuova mini serie televisiva firmata Vince Gilligan, già famoso per Breaking Bad e Better Call Saul. Racconterà il tragico avvenimento di cronaca accaduto 39 anni fa in Guyana (America meridionale) e più precisamente a Jonestown, nome ufficioso del People’s Temple Agricultural Project (Progetto Agricolo del Tempio del Popolo). Il villaggio voluto dal movimento religioso creato da Jim Jones.

Il 18 novembre 1978 balzò alle cronache quando i 913 abitanti del progetto persero la vita, spontaneamente, avvelenati da cianuro. La decisione venne presa poco prima del gesto, quando Jones e altri membri registrarono un nastro in cui dichiarano il gesto definendolo “suicidio rivoluzionario”.

La storia del santone Jones inizia nel 1954 quando fondò la sua prima chiesa, raccogliendo consensi dalla comunità afroamericana dell’Indiana, al tempo oggetto di segregazione razziale. A causa della minaccia atomica, poi,  convinse i suoi fedeli a seguirlo in California e iniziava ad esercitare una forte influenza su di loro. Accostava la sua figura a quella del Messia; attraverso l’uso di droghe persuadeva i fedeli psicologicamente e sessualmente. Si muove poi, con tutta la comunità, a San Francisco dove inizia a predicare un fantomatico piano da parte del governo degli Stati Uniti, atto a sterminare gli afroamericani, ottenendo ulteriori consensi. Da quel momento l’ascesa di Jones fu incessante, ma all’interno la situazione era drammatica, gli adepti non comunicavano con l’esterno ogni abuso o maltrattamento (punizioni corporali) che avvenivano nella comunità sino a quando i parenti, dall’esterno, preoccupati, iniziarono a muovere accuse sempre più pressanti. E’ a quel punto che la mente insana di Jones concepisce la possibilità di un suicidio di massa, d’accordo con i suoi fedeli. Intorno al 1973 inizia a sedurre il suo popolo a intendere il suicidio come “strumento utile alla causa del culto”. L’anno successivo si interessa a costruire un villaggio dove potersi rifugiare con i suoi discepoli e sceglie Jonestone, in Guyana. I fedeli iniziarono a costruire il villaggio mentre dall’altra parte, in California, la reputazione di Jones veniva meno. L’attrazione verso Jonestown fu così forte che nel 1977 centinaia di persone raggiunsero il villaggio per realizzare il “socialismo divino”. I parenti preoccupati continuarono ad esercitare pressioni, stavolta allarmando il governo degli Stati Uniti e suscitando la curiosità da parte della NBC che inviò una troupe al Tempio dei Popoli, insieme a una delegazione capitanata dal deputato Leo Ryan. Jones indirizzò i suoi fedeli a rispondere alle domande dei giornalisti asserendo che la vita all’interno del Tempio era tranquilla, serena. Ma alcuni di loro fecero il contrario, chiedendo aiuto e implorando la troupe di portarli via d lì. A quel punto Jones si reca sul posto e uccide Ryan e i suoi collaboratori. Nel 1978, a seguito dell’omicidio, Jones convinse la sua comunità ad abbeverarsi col cianuro per realizzare il progetto spirituale. Morirono così 913 persone mentre lui si tolse la vita sparandosi un colpo in testa.

La serie, realizzata dalla HBO, si ispirerà al libro “Raven”, dalla serie da Tim Reitermann, giornalista sopravvissuto all’attacco in Guyana nel 1978. La serie tv racconterà i fatti  a partire dall’origine del Tempio dei Popoli, soffermandosi sugli abusi, le droghe e i finti miracoli.

Fonte Huffingtone Post.

Vincenzo Tirittera