Stile Androgino: combinazione di elementi o caratteristiche maschili e femminili in una stessa persona. Tale “ambiguità” può fondare la propria identità di genere o anche solo lo stile di vita esteriore (ad esempio nel mondo dello spettacolo o della moda).

Dal ‘900 ad oggi l’arte e la moda hanno posto lo stile androgino ad icona,  accostando uomo/donna non solo come affermazione di molteplici identità, ma come archetipo trasgressivo capace di mettere in crisi, o addirittura sovvertire, le regole comunemente accettate. Gli artisti mettono in scena davanti un apparecchio fotografico maschere di un androginia nascosta, espongono la propria pelle che diviene anima, su cui poter modellare con costumi e parrucche. Molti artisti e performer hanno percorso,  chi più chi meno, questa strada, da Marcel Duchamp a Urs Lüthi, Cindy Sherman, Claude Cahun e Matthew Barney. La moda, invece, con il suo pioneristico senso anticipatore e sovvertitore di costumi compie una nuova ridefinizione. La fantasia dei fashion designers non è più frenata dal rigore di creazioni pensate solo “per lui” o “per lei”, ma possono sbizzarrirsi su corpi androgini, che possiedono coeve caratteristiche unisex. Gli stilisti annoverano nella propria scuderia girls dall’aspetto mannish e gentlemen emaciati decisamente girlish. Ormai, alle ragazze con mento spigoloso, bocca sottile e occhi severi ci abbiamo fatto l’abitudine.

L’androginia viene dolcemente declinata, i tratti femminili vengono mantenuti, ma non quel desiderio di mostrare quel lato spesso nascosto di mascolinità innato in ogni donna. Così le forme divengono spigolose, la vestibilità ampia, il look discreto ma sensuale, una donna si guarda allo specchio con i suoi abiti maschili e forse non si riconosce, ripercorrendo alti e bassi di consapevolezza della propria femminilità e del proprio corpo.

Basta ricordare Diane Keaton nel film di Woody Allen “Io ed Annie”, con la sua impronta casual chic, femminile ma mascolina e i suoi gilet, portati con estrema femminilità su pantaloni ampi e leggeri  per capire l’ispirazione per la stagione che sta per arrivare. Torna infatti alla ribalta il mannish, lo stile androgino caratterizzato da capi maschili da indossare con estrema disinvoltura e sensualità. Anche se non sono più i fantastici ’70, anni in cui il sarto francese Yves Saint Laurent scandalizzava con i suoi primi tailleur pantalone e con lo smoking da donna, lo stile androgino è il vero protagonista della stagione autunno/inverno 2015 – 2016. Una tendenza semplice da seguire, basta dotarsi di qualche indumento mascolino, magari tirato fuori dall’armadio di lui, e di pochi accessori. Una giacca dalla linea semplice abbinata ad un paio di jeans, un paio di pantaloni vita alta con cintura a vista, una cravatta, papillon e un paio di bretelle. Ai piedi, scarpe stringate o francesine, come borsa, una “doctor bag” o una clutch per un effetto “andro- chic”. Un look facile da creare, che sembra non stancare mai, reinventandosi continuamente;  ideale per una donna dal temperamento forte, sofisticata, intellettuale, intrigante.

Credits :  D.Repubblica

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI