Nel film “Adaline, l’eterna giovinezza” Blake Lively attraversa un secolo di storia e cambia trucco e pettinatura a seconda degli anni in cui vive, dai più romantici anni Venti dove le donne erano delle vere e proprie Lady, ai Trenta, ai Quaranta, ai ’50 dove ci si abbigliava con guanti, cappellino e cardigan, fino ai più recenti Sessanta e Settanta con le generazioni e gli stili più rivoluzionari.

Unna donna che a 29 anni diventa immortale. Non solo: resta pure sempre giovane e bellissima. Quello che succede ad Adaline non è un incantesimo bensì una magia: niente controindicazioni, niente rintocchi, fusi, compleanni, baci del vero amore. L’attrice Blake Lively si conferma icona di stile attraversando quasi un secolo di moda. Un film perfetto per chi ama analizzare la storia della società attraverso gli abiti, le mode, gli usi e i costumi con un affresco interessante sull’ultimo secolo.

Nel film dunque il suo stile  e la sua chioma bionda cambia in continuazione per adeguarsi alle varie epoche. Andiamo insieme a scoprire le diverse evoluzioni di make-up ed acconciature dal primo Novecento ad oggi.

1920

CAPELLI: sono gli anni del bob, ovvero del caschetto con frangia. Anche le onde sono protagoniste così come gli accessori per capelli. La lunghezza invece va dalla mandibola alle spalle.

MAKE UP: rossetto porpora o comunque scuro, smokey eyes leggero e sopracciglia ad arco, molto sottili

1930

CAPELLI: onde, onde, ed ancora onde. I capelli sono di media lunghezza, molto ordinati e pettinati all’indietro o con la riga da una parte.

MAKE UP: sono anni in cui il mascara diventa protagonista da applicare soprattutto sulle ciglia superiore. Il rossetto è scuro e viene utilizzato per enfatizzare l’arco di cupido, le labbra sono protagoniste.

1940

CAPELLI: diventano più lunghi superando l’altezza delle spalle. Sono tagliati scalati in modo da formare una “U” sul retro. Di solito sciolti hanno onde di grandi dimensioni e riga da una parte molto bassa.

MAKE UP: rossetto rosso di solito abbinato allo smalto, anch’esso scarlatto. Inizia la mania delle sopracciglia che vengono lasciate più naturali rispetto ai decenni precedenti e ridisegnate con ombretti mat.

1950

CAPELLI: due le massime fonti di ispirazioni. Da una parte il biondo platino, corto e riccio, di Marilyn Monroe, dall’altra il lungo total black con frangia di Bettie Page. Insomma, abolite le mezze misure.

MAKE UP: il trucco c’è, e si vede. Vanno per la maggiore ciglia finte, eye liner, sopracciglia ad ala di gabbiano e labbra rosso fuoco.

1960

CAPELLI: a tutto volume quando portati lunghi o di media lunghezza, diventano quasi rigorosi se corti.

MAKE UP: look grafico con eye liner molto spesso e ciglia “cartoon” poiché vengono disegnate direttamente sotto la rima lacrimale. Nel nome di Twiggy! Le labbra sono rosate così come il viso.

1970

CAPELLI: unica regola XXL. Vanno lunghissimi, lisci, meglio se con la riga in messo. L’alternativa: ricci afro da disco queen.

MAKE UP: focus sullo sguardo, truccatissimo. Via libera a ombretti bianchi perlati e nuance iridescenti. Le labbra sono glossate al massimo nei toni del pesca.

1980

CAPELLI: una sola parola, permanente! Via libera anche a tutto ciò che è estremo, artefatto. Lacca, volumi estremi, tinte forti: astenersi timide.

MAKE UP: colori forti sia per le labbra sia per lo sguardo che a volte “fanno a pugni” fra di loro. Le nuance sono l’azzurro, il viola e il rosa shocking.

1990

CAPELLI: decennio da dividere in due. Prima parte: code alte, frange sfilate e qualche retaggio degli anni ’80 (come la permanente, ma in versione soft). Seconda: “virata” minimal con wet effect, capelli liscissimi e riga in mezzo.

MAKE UP: labbra in primo piano, di solito disegnate con la matita scura (marrone per lo più) che a volte viene lasciata “sola” come unica protagonista.

Credits : ADALINE-L’ETERNA GIOVINEZZA

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI