Questione di F. Fedez e Chiara Ferragni: amore o business?

Federico Leonardo Lucia in arte Fedez (27) e Chiara Ferragni (The blonde salad, 29), rapper (fantomatico) lui e Fashion Blogger praticante lei. La nostra eccellenza in ambito social. La notizia è di qualche giorno fa: stanno insieme, si sono piaciuti ed è scattata la passione. Entrambi idoli degli adolescenti, incarnano la concezione di lavoro 2.0, lavoro che ti arricchisce – di soldi – .

In molti sui giornali hanno avanzato l’ipotesi che si tratti di una storia fondata esclusivamente a scopo di lucro, che tra i due in realtà ci sia poco di veramente sentimentale. Difatti Fedez vanta un ipotetico curriculum di ribelle, cattivo ragazzo, (finto) trasandato; mentre l’algida Ferragni è la regina del fashion, impeccabile, stilosa e bella per davvero. Privilegiata del dono dell’ubiquità la si può trovare anche in tre posti contemporaneamente.

Cerchiamo, appena ci è possibile, di occuparci di musica in quanto arte tra le più belle ed emozionanti. Nei precedenti numeri abbiamo parlato ampiamente di cosa è un rapper, di che tipo di musica si occupa e talvolta anche della formazione con cui questo si presenta come prodotto finito al grande pubblico e per quanto mi riguarda Fedez non lo è. Non è un rapper. Non tanto per le rime, per il rapping o per il freestyle quanto per il comandamento per cui il Rap è uno stile di vita. Il rap viene fuori dal profondo di una personalità segnata da eventi traumatici. Tra le altre cose qui non si fanno processi, dunque Fedez incarna nient’altro che la realtà e quindi il benessere che vige nel versante a occidente sul planisfero nel 2016, dedicato a noi occidentali e all’Italia, che il suo modo di fare musica non può per forza di cose, per natura, essere cattivo, represso o sofferente. Solo che definirsi rapper fa troppo figo. E’ il risultato di quello che è questo specifico momento storico; il regalo piovuto dal nord che in quattro e quattr’otto è diventato amato dagli adolescenti e ricco da fare schifo. A noi non da alcun fastidio, fa musica come può e se riceve consensi non sarà mica colpa sua. E poco importa se Costantino della Gherardesca lo definisce “la Cristina D’Avena dei poveri”, o se Valerio Staffelli di Striscia la notizia (vox populi) lo premia col tapiro d’oro spronandolo a comporre jingles per cartoni animati, mettendolo a pubblico confronto con Tupac, Eminem o 50Cent; Federico risponde con un sorrisone imbarazzante che spazza via ogni critica e sembra dire “non ti piace la mia musica? E bhè?”, completamente cosparso di umiltà.. La concezione con cui lui intende il rap, o la nostra arrogante volontà di volerlo accostare per forza allo stile musicale di cui sopra, è racchiusa in pezzi come “Magnifico” (69 MLN di visualizzazioni) o “Vorrei ma non posto” (102 MLN) scritta sotto braccio a J-Ax, un altro che si è lasciato andare alla commercializzazione lasciando una scia di talento sbiadita dietro di se lunga almeno 15 anni. Sbiadita, mica scomparsa o mai esistita. Nel frattempo Fedez fa bella mostra di sé postando su Instagram le foto della sua mega villa nel quartiere CityLife di Milano generando l’irritazione dei suoi adepti, che giustamente gli avranno chiesto: «Ma ti pare che un rapper di strada si metta a fare ‘ste cose?!». D’altronde anche questo fa notizia.

Chiara Ferragni ha iniziato facendo la fashion blogger e in un contesto come questo non c’è bisogno di completare la descrizione, mi auguro, ma nasce come fashion designer ed è conosciuta come The Blonde Salad da cui prende nome addirittura il libro da lei pubblicato. Il suo profilo Instagram conta 6,7 milioni di followers e vanta scatti in luoghi esotici con didascalie accattivanti e rigorosamente, categoricamente e inspiegabilmente in lingua inglese. La Ferragni è riuscita in quello che le donne di tre quarti di mondo fantasticano sin dall’adolescenza anzi è andata oltre. Modella e insegnante di moda, il suo sito web omonimo ti accoglie come fosse un cartone animato di una costosissima Pay TV. E’ salita alla ribalta negli ambienti di moda che contano, a 23 anni è stata ospite agli MTV TRL Awards e nel 2015 il suo fatturato ha superato in cifre i suoi followers di Instagram dichiarando oltre 10 milioni di euro.

I due sono stati paparazzati insieme in più occasioni tra Milano e Parigi, e proprio dalla città dell’amore arriva un selfie che li ritrae con le braccia conserte e la felpa con scritta “I am not a rapper” che ha un tono sarcastico e forse, chissà, anche un fondo di verità. Lo scalpore suscitato intorno a questa storia ha comunque poco di emozionante e notiziabile. Se fosse tutta una messa in scena commerciale il risultato sarebbe notevole, ma non c’è nulla di strano in due personaggi famosi, giovani e ricchi, entrambi arrivati al successo in breve tempo e senza troppi antagonisti, che si piacciono e trovino delle cose in comune. Del resto se Chiara è l’antitesi del cattivo ragazzo, Fedez il rapper certamente saprà dedicarle una canzone d’amore.

 

Vincenzo Tirittera