Esperta d’arte e interior designer,  fashion icon, Iris Apfel è una delle personalità più interessanti che ci siano in circolazione… da ben 93 anni.

Nata il 29 agosto del 1921 da padre americano e madre russa, la Apfel ha una spiccata inclinazione per tutto ciò che non è convenzionale, che è esotico e unico. Che sia un quadro, un abito, un braccialetto, una collana o un pensiero. La sua schiettezza intellettuale è degna di nota: in pochi probabilmente dichiarerebbero sulle pagine del The Guardian di “Non essere mai stata fan di Chanel” o di non essere più una star ma una “geriatric star”. Il suo punto di vista originale, mai allineato alle mode del momento, è ciò che la rende davvero iconica, assieme al suo sempre impeccabile rossetto rosso e ai giganti occhiali tondeggianti Mr. Magoo  che non la fanno certo passare inosservata. A otto anni Iris Apfel ha pronunciato per la prima volta le parole “non ho nulla da mettermi” di fronte al suo armadio newyorkese e ora – che di tempo ne è passato – continua a non accontentarsi di quello che ha di fronte, mixando nel suo guardaroba pezzi di haute couture a capi trovati nei mercatini delle pulci. Una passione incontrollata è quella per i maxi gioielli di fattura etnica, che acquista e crea, sfacciatamente ingombranti, per lei così esile e minuta.

Iris”, il documentario che reca la firma di Albert Maysles, uscito ad aprile,  ripercorre la fulgida carriera di Iris Apfel, interior designerstilista, fondatrice dell’ azienda tessile Old World Weavers, autrice dell’interior design della Casa Bianca per ben nove presidenti, da Truman a Clinton.

Il lavoro del regista è meticoloso, e lo sguardo con cui ritrae Iris è affettuoso e attento. Ci sono le scene girate nell’appartamento, stipato all’inverosimile di ninnoli e capolavori artistici (leggenda vuole che abbiano anche un “probabile” Velàzquez), l’incontro di Iris con i nuovi talenti del fashion business, da Alexander Wang a Jenna Lyons, le tavole rotonde a cui partecipa spiegando come l’unico vero errore, quando si tratta di vestirsi, è quello di non riconoscersi più e seguire una tendenza solo per essere alla moda. Ancora, ci sono le scene in cui flirta civettuola con Kanye West, avvicinatosi per salutarla, in cui parla con Duro Olowu di come ormai internet e l’immediatezza delle informazioni abbiano prosciugato quella curiosità che dovrebbe essere alla base di certi lavori, e così via. Sempre sorridente, gentile e appassionata, Iris si rivela una delle personalità più coinvolgenti e vere degli ultimi anni: merito anche di come Maysles ha saputo magistralmente ritrarla, mantenendone intatte sensibilità e ironia. Pensando a questo, il fatto che il regista non potrà esserci alla prima di un film a cui ha dedicato così tanta cura e passione, è ancora più triste: Maysles è scomparso all’età di 87 anni lo scorso 5 marzo, a poche settimane dal debutto.

Credits : VOGUE  MR.MAGOO

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI