LFW, Ashish SS’17

La sfilata di Ashish alla London Fashion Week è l’esempio lampante di come una cultura possegga costumi magnificenti che sappiano fare spettacolo e fornire importanti messaggi al mondo.

Il tema della LFW di quest’anno è #LondonIsOpen, uno slogan lanciato dal sindaco di Londra con il quale si vuol porre l’attenzione sull’influenza da parte del referendum Brexit sulla moda.
Lo stilista Ashish Gupta ha lanciato durante la sfilata un forte messaggio politico indossando una t-shirt con la scritta “Immigrant“, con la quale celebrare l’immigrazione attraverso una dimostrazione d’unità.

L’entrata a piedi scalzi della prima modella, era così luminosa da lasciare tutti a bocca aperta.
Indossava una corona preziosa tempestata da pietre indiane, una lunga gonna rossa ricamata con cristalli e paillettes e una t-shirt con scritta “LOVE & DEVOTION“.
Il mood caotico e colorato del fashion catwalk, s’ispirava alle tradizionali feste indiane.
Il folklore e il costume erano dati da alcuni tipici indumenti indiani, ovvero il sari e lo sherwani.
Motivi floreali e colori pastello arricchivano i capi donandogli un aspetto primaverile e moderno, del tutto in sintonia con i lunghi orecchini a cerchio o con i piercing.
Lunghi e folti capelli erano acconciati in trecce con fermagli gioiello, ogni cosa possedeva una sua imponenza e maestosità.
Le dita dei piedi e le dita delle mani erano dipinte di rosso con il colore Alta, un tintura tradizionale che adorna i piedi e le mani nelle occasioni importanti come matrimoni e feste religiose.

Il tema dell’unione, del matrimonio, non si riferiva soltanto ai generi, ovvero al classico rito nuziale tra uomo e donna, ma anche ad un’unione tra due culture: quella dell’India e della Gran Bretagna.
Lo stilista è riuscito ad esprimere in maniera chiara il suo messaggio, ovvero quello di fare della commistione tra due mondi differenti, uno stile di vita.
Un messaggio pacifico, quindi, e vero che pone le sue radici nella parità tra due culture, per far di esse un connubio perfetto oltre i limiti imposti dal volere politico ed economico.

Redatto da: ROBERTA COMES