Il cult di Fritz Lang “Metropolis” diventerà una serie TV.

A occuparsi dell’adattamento sarà Sam Esmail, che produrrà la nuova e costosissima (si parla di 10 milioni di dollari a puntata) miniserie presso Universal. L’attesa è ancora lunga, difatti  il reboot del classico di Lang è ancora in fase di preproduzione e non lo vedremo prima di due anni.

Come il film del 1927, “Metropolis” racconterà un futuro distopico in cui una rigida divisionetra classi sociali porta i cittadini più ricchi e potenti a vivere in enormi grattacieli mentre, la classe sociale degli operai, lavora sottoterra per portare elettricità alla superficie: due innamorati collaboreranno alla distruzione del sistema.

Fu straordinario il lavoro per i costumi della protagonista del film, Maria, e del suo alter-ego macchinico, robot-Maria. Quest’ultima, «in quanto donna-macchina, doveva suscitare l’effetto più abbagliante e freddo possibile. Sul corpo nudo e bianco della donna furono fissate pietre scintillanti per aumentare l’impressione dell’insensibilità della creatura meccanica» ha dichiarato la costumista Aenne Willkomm. Un trionfo ammaliante di diademi, strass, paillettes e pizzi argentati nelle scene di folle e dissoluta vita notturna. «Non si trattava di creare la moda di domani (…) ma la moda dell’anno 2000, un’epoca che ci sembrava lontana e fantastica. (…) Chi lo sa se gli uomini del 2000 indosseranno abiti simili?». Direi che ci avevano proprio preso. Chissà se invece questo reboot invece di prevedere la moda ne creerà una nuova? Magari con colori metallizzati e forme geometriche stravaganti.

Attenderemo con trepidazione l’uscita di questo capolavoro che siamo sicuri non ci deluderà.