La moda come innovazione. Un’innovazione che passa per la sostenibilità. E di questo ne è sicuramente convinta la H&M Foundation, che dal 2015 ha dato vita al Global Change Award.

Stoccolma. È qui che si è tenuta, nella serata del 5 aprile, la cerimonia di premiazione del Global Change Award. Un premio creato dalla Fondazione no-profit H&M, nato con l’intento di sostenere – anche economicamente – tutti quei progetti innovativi che, per la loro sostenibilità ed eco-compatibilità, siano capaci di rendere l’industria della moda sempre più green.

Un milione di euro. È questo il premio in denaro messo in palio dalla Fondazione, e che i cinque team – selezionati tra le migliaia di proposte che una giuria di esperti nel campo dell’innovazione, della sostenibilità e della moda, si è vista recapitare nel corso di questa seconda edizione del contest– hanno ottenuto in quote differenti.

L’ultima parola spetta al popolo. Le cinque idee vincitrici sono state oggetto di una lunga valutazione da parte di un ampio e variegato pubblico di internauti che, dal 27 marzo al 2 aprile, ha avuto modo – accedendo direttamente sul sito globalchangeaward.com – di decidere come sarebbe stato frazionato il premio totale di un milione d’euro.

Il Made in Italy vince ancora. In base alla votazione online la quota più consistente – pari a 300.000 euro- è stata assegnata al team tutto italiano Grape leather che, con la sua pelle totalmente vegetale ottenuta dagli scarti del processo di produzione del vino, ha sbaragliato la concorrenza.

Siamo profondamente lieti che una Fondazione così prestigiosa abbia riconosciuto il valore della nostra innovazione e abbia fortemente creduto in questa. Il nostro primo obiettivo consisterà nel passaggio dal progetto pilota alla produzione su scala industriale del tessuto Wineleather e di iniziare una green, cruelty-free revolution all’interno del settore della pelletteria, risolvendo finalmente i problemi correlati a questo e di sovra-sfruttamento”, dichiara il team Grape leather.

 

La sostenibilità diventa fashion. Ed è così che tra i vincitori del Global Change Award troviamo: un nylon biodegradabile creato impiegando esclusivamente energia solare e rifiuti vegetali (Solar textiles), un filato digitale che facilita il riciclo dei tessuti (Content thread), un nuovo processo per tingere denim o altri tessuti che si basa sul riciclo di vecchi denim (Denim-dyed denim). E per finire un tessuto biodegradabile, prodotto nientepopodimeno che dal letame bovino (Manure couture).

 

Sebbene le differenti quote in denaro, tutti e cinque i vincitori avranno a disposizione un servizio di consulenza della durata di un anno – fornito dalla H&M Foundation in partnership con Accenture e con il KTH Royal Academy of Technology di Stoccolma – grazie al quale poter trasformare le proprie idee in una realtà di successo.