Alphonse Mucha e l’Art Nouveau in mostra a Roma al Vittoriano.

Precisamente nell’Ala Brasini nel complesso del Vittoriano a Roma, una grande retrospettiva dedicata al massimo esponente dell’Art Nouveau: Alphonse Mucha.
A cavallo tra l’800 e il ‘900 lo Stile Liberty, appena nato, influenzò arti figurative, arti applicate e architettura. Detto anche Stile Floreale diviene famoso nella pittura per la forte ispirazione alla natura; linee o semplici figure sembrano prendere vita seguendo forme che ricordano piante e fiori. Mucha inizia la sua carriera producendo illustrazioni per riviste e manifesti pubblicitari; la sua bravura non passa di certo inosservata e sin da subito ottiene incarichi da importanti case editrici.  Nel 1894 viene incaricato di disegnare la locandina per lo spettacolo teatrale “Gismonda”, il risultato fu così bello che riuscì ad ottenere un contratto di sei anni e da qui la sua carriera prese il volo. La produzione di Mucha comprende molte opere e la maggior parte di queste raffigura donne in abiti classici, circondate da fiori che ne vanno a formare la cornice. La sua collezione comprende un numero svariato di opere suddivise principalmente in dipinti, grafiche e manifesti pubblicitari. Tuttavia in questa retrospettiva a lui dedicata potrete vedere anche gioielli da lui stesso disegnati. E’ così che Mucha diviene il maggior esponente dell’Art Nouveau. L’opera più importante di Mucha è l’Epopea Slava, testimonianza dell’impegno culturale e politico in favore della causa slava. Si tratta di una serie di venti tele composte tra il 1910 e il 1928 che raccontano i principali avvenimenti della storia slava tra il III e il XX secolo.

L’esposizione è curata da Tomoko Sato e porta per la prima volta in Italia le opere del maestro; oltre 200 capolavori che mettono in rilievo la sua carriera e la maturazione di un uomo che visse uno dei più tumultuosi momenti della storia d’Europa. Avete tempo fino all’11 settembre 2016, al Complesso del Vittoriano, Ala Brasini.

Redatto da: VINCENZO TIRITTERA