Animali notturni Il nuovo film scritto e diretto da Tom Ford.

Tom Ford, l’uomo che trasforma in oro tutto ciò che tocca, un poliedrico visionario dalle molteplici capacità che opera con destrezza. Con un grande amore ed una spiccata propensione verso il mondo della monda, ha lavorato al fianco di grandi nomi come Marc Jacobs e Carine Roitfeld ma ha certamente raggiunto la fama mondiale, guadagnandosi un posto privilegiato nell’olimpo della monda, diventando il direttore creativo della maison Gucci, salvando il brand dalla bancarotta negli anni 90. Dopo aver dato un grande contributo come direttore creativo anche per Yves Saint Lauren, ha creato un marchio che porta il suo nome e tra una collaborazione con Estèe Laured ed una collezione di occhiali da sole rivestiti in pelle di capretto, sbarca con successo sul grande schermo. Nel 2008 comincia a curare gli abiti dei film di James Bond e nello stesso anno debutta alla regia con “A single man”, tratto dal romanzo “Un uomo solo” di Christopher Isherwood, per il quale si è aggiudicato il Queer Lion per il miglior film a traccia omossessuale. Ora, dopo anni di attesa, è uscito l’attesissimo “Animali notturni”, tratto dal romanzo “Tony & Susan” di Austin Wright, per il quale Ford è già stato candidato a due Golden Globe. Un cast d’eccezione che comprende i nomi di Amy Adams, Jake Gyllenhaal e Michael Shannon, che ci guida nelle viscere di una storia di dolore intenso, dove la prospettiva di un amore salvifico viene brutalmente delusa e non ci sono facili soluzioni retoriche. Animali notturni narra di Susan, ricca mercante d’arte, alle prese con la lettura di un romanzo scritto dal suo ex marito; il romanzo “Nocturnal animals” è devastante e violento, concentrato sull’odio e il desiderio di vendetta ed è dedicato a lei. Le pagine della storia la portano inevitabilmente a riflettere sulla sua vita patinata fatta di agi ma anche sulle sue capacità di amare, il tutto mentre la realtà e la storia del romanzo procedono verso una resa dei conti. Animali notturni, infatti, si sviluppa su tre piani narrativi mostrando la protagonista, la storia contenuta nel romanzo e i flashback dei personaggi in una continua distorsione della realtà, saltando tra scenari della Los Angeles Hollywoodiana e i cieli stellati del deserto del Texas, per un thriller non solo d’azione ma di pensiero e sentimento che rispecchia a pieno il suo tempo descrivendo con velato sarcasmo l’immagine dello stereotipo americano.

di Valentina Di Manno