“La moda va consumata subito. Il meglio che possa accadere a un abito è di essere indossato. Non di essere esposto in un museo.”
(Il mondo secondo Karl, Rizzoli)
Lagerfeld esprime il “fastidio” che molti designer avvertono quando sentono accostare la moda all’arte, convinti che il loro ambito sia un percorso creativo molto più libero e, anche se controverso, sociologico.
Un vero e proprio, supermercato adibito a passerella, in cui le modelle, anziché sfilare, facevano spesa, munite di shopping bag e carrello.
La sfilata di Chanel Fw 2014-15 è stata letteralmente un fashion-show, uno spettacolo della moda: Karl Lagerfeld ha trasformato il Grand Palais di Parigi, imponente e affascinante location designata, in un grande, colorato, pop, supermercato.
Un centro commerciale riprodotto nei minimi dettagli con corsie, prodotti di tutti i tipi (alimentari e non) esposti con cura e marchiati con l’inconfondibile doppia C del logo Chanel.
Gli elementi che più volevamo portare a casa? Tweed Lemon Soda, Parigi Dallas Ketchup e Chanel Spaghettini.
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