Shooting Stars: quando il web diventa Re Mida
Shooting Stars è un pezzo dei Bag Raiders, duo australiano alternative dance, indietronica e synthpop. Il gruppo è stato formato nel 2007 da Jack Vetro e Chris Stracey; entrambi di formazione classica usufruisco appieno degli strumenti che la tecnologia ha sviluppato. Si ispireranno a band quali Earth, Wind & Fire, The Brothers Johnson, 808 State e gli Orbital ossia gruppi formatesi dall’altra parte dell’Australia.
Shooting Stars è quindi al centro della nostra riflessione, ma perché parliamo di mitologia riferendoci ad un gruppo australiano dei giorni nostri? Semplice ma curioso: i Bag Raiders sono abbastanza conosciuti nel panorama musicale australiano dove riscuotono successo già dal 2010 quando pubblicano il primo album in studio “Bag Raiders”, che contiene 11 tracce e la, ormai, famosa Shooting Stars. Lo stesso anno, la canzone, si posiziona al numero 18 della J Hottest Triple 100, che elegge le canzoni più ascoltate, più popolari, in Australia secondo gli ascoltatori della radio Triple J. Da lì in poi il loro nome risuonerà più o meno acutamente nel panorama musicale australiano.
Ma la vera sorpresa i Bag Raiders l’hanno ricevuta a cavallo tra il 2016 e il 2017, rispondendo ad una domanda complessa: come può una hit vecchia di sette anni, che militava al diciottesimo posto di una classifica di nicchia (almeno parlando in termini di confini geografici) tramutarsi nel Best Video Meme del 2017 a livello planetario? Semplice, col web.
La genialata è venuta ad un videomaker -o forse no, viste le infinitesimali possibilità che offre la rete- anonimo che ha utilizzato la traccia come colonna sonora per diversi meme (come cita Wikipedia: “Un fenomeno di Internet, chiamato anche in inglese Internet meme, è un’idea, stile, o azione che si propaga attraverso Internet, spesso per imitazione, diventando improvvisamente celebre.) e lo ha divulgato, principalmente attraverso i social network. In breve tempo, complice l’orecchiabilità della traccia e l’ironia delle immagini, il connubio perfetto è diventato virale ed estremamente malleabile, favorendone un utilizzo pressappoco infinito.
E’ proprio grazie alla duttilità del progetto che questo è arrivato in Italia (passando per tutto il mondo). Celebre è ormai il remake di un video di una caduta del conduttore TV Gerry Scotti in una puntata di “Striscia la notizia”, che attraverso un lavoro di grafica, e l’inserimento di Shooting Stars come colonna sonora, è diventato iper-virale.
Da qui la curiosità, da parte mia -appena il video è approdato in Italia- di monitorare le visualizzazioni YouTube e gli ascolti Spotify di quella canzone tanto canticchiabile, ed ecco la spiegazione mitologica del Re Mida: nel giro di 4 barra 5 mesi le visualizzazioni su Youtube sono passate dai 3 milioni circa agli oltre 22 milioni; stessa storia per Spotify che da poco più di 3 milioni di ascolti è passata agi oltre 48, segnando un picco massimo mai registrato prima dalla band e soprattutto molto ben al di sopra delle altre tracce contenute nell’album, che pure hanno giovato -a quanto pare- della popolarità di Shooting Stars, registrando un lieve aumento. Simultaneamente alle visualizzazioni è cresciuta l’attenzione verso la band, che ne ha giovato naturalmente in visibilità. Il web, come Re Mida, tutto ciò che tocca può tramutarlo in oro.
E’ chiaro che il successo (meteorico come spesso accade per i video virali di internet) attraverso la condivisione sui social network, è un elemento fondamentale. Il web e il social network sono stati capaci di riportare in auge un brano musicale di semplice composizione, e relativamente “vecchio” all’apice del successo mediatico (informatico). Calamitando l’attenzione di milioni di persone in un tempo brevissimo. Cosa che i Bag Raiders non sono stati mai capaci di fare.
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