Pierpaolo Piccioli, sul soldo della tradizione, ha scelto l’Hotel Salomon de Rothschild per la sfilata della sua prima collezione Haute Couture di Valentino durante la Paris Fahion Week. Una collezione bella e delicata, come sembra ormai essere il tratto distintivo dello stilista.

Un successo assoluto, un’ammirazione sincera che cresce ogni volta di più.

“E’ proprio bravo Pierpaolo Piccioli, che magnifico defilè!”, dicevano in molti all’uscita dai saloni neoclassici dell’Hotel Salomon de Rothschild dove ha avuto luogo una parata immensa di leggiadria e di bellezza con 59 abiti che hanno incantato il pubblico esigente e sempre pronto a criticare dell’Haute Couture parigina.  Un successo assoluto Piccioli ha ingranato ancora di più la marcia conquistando un altro pezzo di Paradiso dello Stile.

Ha iniziato lo show richiamando gli invitati a un minuto di silenzio per ricordare la direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani scomparsa da poco.

“Nel sogno e nel mito come nell’alta moda non c’è il tempo. C’è l’eternità”. Non può esserci frase migliore di questa per spiegare bellezza e purezza della collezione di Valentino che Piccioli ha ideato per mostrare tutta l’incredibile bravura e sapienza dell’atelier romano della maison che vanta 80 lavoranti, dai settant’anni ai venti.

Per la loro ultima collezione Haute Couture insieme Chiuri e Piccioli avevano esplorato l’idea del theatrum mundi, presentando più che una carrellata di bellissimi abiti, dei veri e propri personaggi con un proprio nome, implicazioni e caratteristiche, stavolta invece, il solo Piccioli mette in scena una sorta di vestale della moda, che indossa ora casti tailleur pantaloni e abiti a colonna in crepe che non lasciano spazio a nulla che non sia la plissettatura della seta e la preziosità del taglio, ora con abiti da sera riccamente decorati con cristalli o applicazioni tridimensionali, fatti di trasparenze più o meno pudiche. Linee dritte si alternano con grazia a vestiti tutta morbidezza e trasparenza.

Tra le tendenze, comparse anche in altre passerelle, spalle scoperte e strascichi, mantelle abbinate agli abiti, grandi orecchini.

Gli abiti che hanno spopolato tra gli applausi sulla passerella hanno i nomi di Galatea, Artemide, Leda, Tiche, Apollo, Armonia, Era, Prometeo, Iride o Demetra.

Ripensando alle carte che ogni sera avvolgono i vestiti ecco la lunga camicia di tulle che doppia l’abito di chiffon con ricamo di strass, nei colori delicati e quasi cosmetici, ecco l’abito di linea a colonna di magici plissè, il cappotto bianco con ricami delicatissimi di piume, un gilet tridimensionale di fiori di organza sul quale spiccano gli orecchini creati da Alessandro Gaggio, un capolavoro di trecce di chiffon in 15 toni di giallo, una tunica a terra di un rosso purissimo. E infinitamente Valentino.

E il fondatore nella sala da ballo dell’hotel particulier che da alcune stagioni è la location dell’alta moda della maison applaude convinto accanto a Valentino Garavani c’è come sempre Giancarlo Giammetti, poi ci sono la moglie di Piccioli, Simona coi tre figli Benedetta, Pietro e Stella.

Un enorme successo quello dello stilista durante la sua prima Haute Couture, che ha cercato di rendere casta e sensuale la sua donna, richiamando lo stile di Valentino pienamente attraverso abiti sinuosi e strascichi eleganti.

Di Stefany Barberis