Luca Alessandrini, un trentenne di Urbino laureato in Italia e con un doppio master all’Imperial College di Londra, ha battuto centinaia di concorrenti provenienti da 49 paesi con la sua creazione: un violino fatto con seta, resina e tela di ragno.

Il ragazzo, appassionato di musica e design, ha sperimentato biomateriali a base di fibre vegetali, resine e persino batteri e ne ha studiato le proprietà acustiche per creare il violino del futuro. La tela di ragno in questione è tessuta dal “golden silk orb-weaver”, della famiglia Nephilidae.

Luca Alessandrini dice che sono bastati tre fili della sua seta elastica (più robusta dell’acciaio) inseriti sotto il ponticello, per ottenere risultati sorprendenti. Quando il violino viene suonato, la seta fa vibrare la cassa emettendo un suono che può essere modificato variando in modo esatto la fusione dei due materiali. La combinazione della seta e della resina, infatti, produce un unico tono che può venir alterato modificando le quantità dei due componenti originali. Luca ha spiegato che il nuovo materiale consente di personalizzare l’acustica degli strumenti con un grado di controllo molto difficile da raggiungere con altri materiali moderni come, ad esempio, la fibra di carbonio e, ora che ha fondato la sua startup, vuole applicare il suo brevetto italiano ad altri prodotti acustici in commercio.

ANASTASIA VERRELLI