La moda è ciclica, si sa. Alcuni capi non passano mai di moda o semplicemente restano in incubazione per un periodo, che può durare anni, per poi ritornare, non si sa bene come, in tendenza. Eccovene alcuni:

  • I PATALONI A CAMPANA
    I pantaloni con fondo ampio, meglio conosciuti come “a zampa di elefante” hanno rifatto la loro ricomparsa nel guardaroba sia di lui che di lei. L’origine esatta di questi pantaloni è incerta, sappiamo solo che hanno iniziato a far parte del guardaroba civile in Italia all’inizio degli anni Sessanta. I più rappresentativi sono indubbiamente quelli in jeans, ma nel corso degli anni il taglio è stato riadattato a diversi modelli e materiali.
  • IL CHIODO
    Nelle sue molteplici varianti è spesso stato associato a diverse subculture. Oggi questa convezione si è un po’ persa, facendo così ritornare il chiodo di tendenza con colori stravaganti e materiali inusuali, ben lontani dal classico modello in pelle nero.
  • IL VELLUTO
    Ebbene si, proprio lui, uno dei tessuti più screditati e spesso definiti démodé. Il velluto ritorna tra le tendenze di quest’inverno in tutte le sue varianti: da quello liscio, a coste, fino a quello riccio. Viene presentato su capi piuttosto che su scarpe, borse e accessori, come tessuto dalle occasioni d’uso più disparate: da quella elegante fino a quella casual.

  • LA GONNA A ROUTA
    Il primo modello fu lanciato da Dior negli anni Cinquanta come un vero e proprio simbolo di femminilità. Tutt’oggi mantiene questa concezione seppur incontrando plissettature e colori stravaganti, spesso futuristici come quelli metallizzati.
  • Il BOMBER
    Compare durante la prima Guerra Mondiale come giacca a vento, con il preciso fine di mantenere sufficientemente al caldo i piloti, dato che molti aeroplani da guerra avevano l’abitacolo aperto. Entra a far parte del guardaroba casual “civile” a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, per essere adottato poi da diverse subculture come gli skinheads negli anni Ottanta e la cultura hip hop nei primi anni Duemila.
    Il modello classico può essere verde militare o nero, e lo si riconosce per la sua caratteristica fodera interna arancione. Oggi mantiene pressoché la forma di una volta: maniche abbondanti, elastico in vita e ai polsi. Cambiano solo i colori e i materiali: rispettivamente inusuali e innovativi. Il bomber è perfetto per qualsiasi stagione, perché ne esistono in diversi tessuti: da quelli impermeabili, al jersey, fino al velluto.

Ricorda: vintage non vuol dire necessariamente fuori moda !

Matteo Tomaino