Nelle sfilate autunno inverno 2015-2016 i visi delle modelle sono diventati perfette tele da disegno per i make-up artist. Musei e passerelle non si sono mai somigliate così tanto.

Simon Porte Jacquemus che per il suo marchio Jacquemus ha scelto di far sfilare le modelle con i visi raddoppiati (ri)disegnati a tre quarti. Al posto di un makeup più tradizionale il volto diventa un prolungamento dell’opera d’arte del fotografo e artista berlinese Sebastian Bieniek. Una collaborazione non convenzionale tra moda/arte/beauty che si adatta alla perfezione con il senso di “in-progress” dell’intera sfilata di Jacquemus ma che suona  apprezzabile perché ha come punto di partenza la serie Doubledface, facce doppie in una soltanto, un occhio è vero e uno dipinto, uno è blu l’altro e nocciola, uno è sveglio, uno addormentato. L’idea l’artista l’ha avuta un giorno che suo figlio si è ammalato e aveva messo su il broncio. Il papà cercava di farlo sorridere ma niente da fare. Così, ha preso un pennarello ed ha completato il lato del suo viso esposto, girato a tre quarti, trasformandolo in un sorriso. Da lì è nata la serie  che sta facendo innamorare i numerosi fan del fotografo e artista. Nelle sue opere, c’è qualcosa di straniante e allo stesso tempo di stranamente familiare. Come se l’immaginazione di un bambino fosse lasciata libera di agire e completare quello che la mente spesso suggerisce quando diamo ascolto alla sua parte meno razionale.

Un’idea innovativa quella di unire il beauty all’arte, come se si tentasse di farci conoscere “l’altra faccia della moda”.

Credits : JACQUEMUS

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI