Il Moderna Musset di Stoccolma dedica una grande retrospettiva alla vita di Marina Abramović, una delle artiste di arte contemporanea più celebri nel mondo

Marina Abramović ha dedicato tutta la sua vita, anima e corpo all’arte. Il suo stesso corpo è stato spesso il protagonista di opere suggestive, fuori dal comune e ricche di pathos. Per celebrare il suo estro creativo e i suoi quarant’anni di carriera, Lena Essling ha curato un’esposizione al Moderna Musset di Stoccolma incentrata sulla storia artistica dell’Abramović. Un lungo percorso artistico e creativo che va dai primi inizi, alle opere realizzate in collaborazione con il compagno di vita e di arte Ulay, fino ai suoi più grandi successi.

Proprio con Ulay, suo compagno dal 1976 al 1998, l’Abramović ha dato vita ad alcune delle sue performance più significative e affascinanti,  in un affiatato corpo a corpo dove i due amanti si sono ritrovati l’uno con l’altro. La loro è stata una storia d’amore intensa fatta di arte e passione, conclusasi con un’ultima performance “estrema” realizzata in Cina, dove Marina e Ulay hanno camminato per mesi da una parte all’altra della grande muraglia fino a ricongiungersi a metà strada e sancire con un ultimo abbraccio la fine della loro relazione.

La mostra al Moderna Musset  esporrà non solo una panoramica documentaria sulle performance realizzate durante gli anni Settanta, ma anche dipinti e lavori cartacei degli esordi di Marina Abramović, classe 1946, che da Belgrado è diventata una delle artiste d’arte contemporanea più celebri e amate nel mondo.