L’edizione restaurata di Metropolis da 150 minuti è stata distribuita dalla Cineteca di Bologna da lunedì 16 marzo in 70 sale italiane e parallelamente nelle librerie con la pubblicazione di un cofanetto che contiene due dvd con booklet di approfondimento.

Mentre lo facevo lo amavo, poi l’ho detestato”. Sono le parole di Fritz Lang per l’amato/odiato Metropolis girato nel 1927 diventato un archetipo visivo del genere fantascienza imitatissimo da Blade Runner a Star Wars. La nuova versione del film presenta 25 minuti mai visti fino ad ora e la colonna sonora originale di Gottfried Huppertz ritrovata ed eseguita da Frank Strobel alla guida della Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin. Dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità è la sintesi di esperienze compiute in più ambiti (teatro, musica, letteratura, architettura). Classico mai superato da tempi e mode continua a dire tutto quel che ha da dire con freschezza inalterata. Giorgio Moroder nel 1983 realizza una sua versione di 87 minuti con canzoni pop tra le quali anche le melodie di Freddy Mercury. L’abbigliamento coglie immediatamente i riferimenti del film e da allora continua ad ispirarsi ad esso tramite l’utilizzo di tessuti laminati che simulano il metallo: accessori che rubano i colori e le forme ai robot, con tonalità siderali acciaio e argento.
Gucci cita l’Art Déco del film di Fritz Lang, ma invece di scegliere un personaggio cui ispirarsi, richiama proprio gli edifici che si vedono nella pellicola con le linee degli abiti, ottenute con alternanza di paillettes e trasparenze giocando sulle cromie dell’oro e del nero.
Invece di diventare dimenticato e obsoleto, “Metropolis” è sempre più rilevante anche nelle stelle delle pop come Lady Gaga, Madonna, Beyonce, Kylie Minogue e altre facciano uso delle sue immagini. Che si tratti di video musicali o servizi fotografici, le pop star sono spesso dipinte come il personaggio di Maria, un androide programmato per corrompere la morale dei lavoratori e incitarli alla rivolta, dando all’élite una scusa per usare la violenza per la repressione.
Metropolis: opera essenziale da cui si dipanano intere teorie evolutive del mezzo cinematografico, emblema di cinema artistico e monumentale, uno di quei film tutt’oggi materia di studio, di citazioni e di dibattiti continua ad essere fonte d’ispirazione in ogni ambito.

Credits: CINETECA DI BOLOGNA GIORGIO MORODER

Redatto da: CLAUDIA PALOMBI