Yves Saint Laurent non ha mai temuto lo scandalo. Dopo il lancio di una collezione ispirata agli indumenti di guerra e a una campagna pubblicitaria per un profumo in cui si mostra completamente nudo, eccolo che inventò Opium.

Approfittando di un decennio sempre più attratto dalle culture orientali, lo stilista ha dato vita a una fragranza che unisce muschio, sandalo, vaniglia, patchouli, gelsomino e ylang-ylang. È una fragranza calda e cipriata. Il suo flacone ha la forma di un inrō, un borsellino a più scomparti scorrevoli che i samurai appendevano alla cintura e in cui riponevano erbe medicinali e palline di oppio.

Opium nasce quindi dall’intenzione di Yves Saint Laurent di creare una fragranza ispirata alla Cina imperiale. Il suo progetto comincia nel 1972 e, nonostante le polemiche legate alla scelta del nome (oppio in italiano), il profumo ottiene un grande successo in Francia nel 1977, anno del suo lancio, al punto che l’anno seguente viene esportato in tutto il mondo, diventando il profumo di maggior successo per la casa di moda. Il primo flacone, grande, squadrato e sui toni del rosso e dell’oro, contribuisce ad aumentare l’aura di opulenza e di lusso che circonda questo profumo e la confezione è stata realizzata dal designer Pierre Dinand.

Fin dai suoi esordi diventa un “must” di cui le donne non possono più fare a meno. Lo slogan “Opium, per tutte quelle che si danno a Yves Saint Laurent” ne scandisce il tono, proprio come la pubblicità, che mostrava Linda Evangelista alla ricerca della sua dose in una città asiatica,  vuole rimandare quindi  a una fragranza che è quasi una droga, che crea in un certo senso dipendenza e che riesce a conquistare più di un incantesimo.

I puristi gridano allo scandalo ma, dal momento del suo lancio, il profumo va letteralmente a ruba. Ironia della storia, lo stilista riconduceva l’origine di Opium all’imperatrice della Cina. Ma proprio per questa ambiguità del messaggio lanciato dal profumo dal 2000 ne è stata vietata la vendita in Cina. Riproposto in moltissime versioni , continua a dare scandalo anche oggi con le sue campagne pubblicitarie con modelle che  incarnano un pericoloso mix di sensualità e candore.

Credits : YVES SAINT LAURENT

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI