La sensualità moderna presentata da Yohji Yamamoto per la collezione primavera estate 2017 e la destrutturazione dei capi.

Ancora una volta, lo stilista giapponese Yohji Yamamoto porta alla luce i suoi sentimenti più intimi e malinconici e li trasforma in abiti destrutturati dai volumi importanti dove, come spesso nelle sue sfilate, predomina il colore nero, accompagnato a punti luce bianchi e rossi. I tre colori considerati da sempre perfetti se associati insieme e nella collezione primavera estate Yohji Yamamoto ne fa la certezza.

Uno stile unico e riconoscibile da sempre quello della stilista che in questa collezione ripropone in chiave moderna i costumi firmati Coco Chanel per l’Edipo Re di Jean Cocteau (Parigi 1937), con fasce elastiche avvolte intorno a busto e braccia, grafismi come tratti di spray su mura urbane che decorano abiti e giacche oversize che si scompongono sul corpo creando sculture asimmetriche.

I materiali scelti dallo stilista, oltre alle fasce elastiche sono la semplicità del cotone, il lino e la seta che avvolgono i corpi con tonalità per lo più neutre e riconoscibili come il nero, il bianco, il vermiglio e l’avorio.

Le lunghezze midi, seppur per la collezione estiva non lasciano molto alla sensualità ma per di più allo stile destrutturato e urbano di Yamamoto, lasciando scoperte leggermente spalle e decolté. I volumi importanti e ampi creano queste sculturee umane decostruite che avvolgono il corpo della donna in maniera unica e moderna.

Ovviamente con la collezione presentata le scarpe sono per di più stivali, sneakers in tessuto, berretti da ufficiale maxi, anfibi stringati.

Una sensualità moderna quella presentata durante la sfilata dallo stilista, una sensualità destrutturata e che lascia alludere le forme della donna seppur le prova a far intendere in qualche modo con scolli e tagli.

di Stefany Barberis