CocoRosie: la nuova canzone Anti-Trump e il loro stile

Le sorelle CocoRosie, dopo aver pubblicato il loro ultimo disco nel 2015, escono con un nuovo album nel 2017. Il loro stile musicale, che include suoni e strumenti non convenzionali, le ha portate a comporre uno dei più innovativi album della musica pop (con venature hippie). Sierra (Rosie) si diletta tra chitarra e flauto, studia al Conservatorio di Parigi e sogna di esibirsi alla Scala di Milano. Bianca (Coco), colei che suona le percussioni e fa la beat boxer. Nel 2017 vogliono dire la loro sull’elezione di Donald Trump alla presidenza USA. Il 20 Gennaio, Trump è entrato alla Casa Bianca e il dissenso del mondo della musica continua a farsi sentire. Molti addirittura si rifiutano di suonare per celebrare l’evento. E le sorelle CocoRosie vogliono dire la loro.

Dunque, CocoRosie in collaborazione con Anohni, scrivono il loro pezzo “Smoke ‘em Out“, e dicono: “Oggi condividiamo una nuova canzone per ispirare i cuori sfiniti e delusi dei tanti cittadini sconsolati. Abbiamo iniziato a lavorare a un nuovo album, ma Smoke ‘Em Out ci ha implorato di essere liberata nel mondo ora, come un segno di partecipazione a questi tempi turbolenti ma anche vitali”. Questo il loro modo per esprimere il loro dissenso per l’elezione del nuovo presidente americano.

Il loro stile si riflette nella loro musica. Quando si devono preparare per una performance, dicono: ci piace travestirci, giocare con la fantasia, inventarci nuovi personaggi. È assolutamente parte integrante del progetto musicale. Ci piace metterci nel mood giusto, fantasticare. Tutto è importante, persino il profumo. Ma decidiamo noi il nostro stile, non seguiamo mode, anche se ci piace cercare nuovi stilisti, scovare cose sconosciute”. Colpiscono per il loro stile poliedrico, sono un mix tra drag queen/king e hippie chic. CocoRosie giocano con gli abiti e il trucco, che diventano spiccatamente teatrali quando si devono esibire ai concerti. La nuova canzone Anti-Trump e il loro stile urlano al mondo cosa pensano di queste elezioni.

Credits: Vogue