Secondo la stampa ellenica, la casa di moda fiorentina “Gucci” aveva offerto 2 milioni in lavori di restauro in cambio di un quarto d’ora di sfilata.

La stampa greca parla anche di altri milioni per i diritti video richiesti da Gucci. La società smentisce di aver parlato di soldi. In ogni caso la Commissione archeologica è stata inamovibile, nonostante la crisi: “Il valore e il carattere dell’Acropoli è incompatibile con un evento di questo tipo”.

La storia e la cultura non hanno prezzo. E Atene, al settimo anno di una crisi, dice no ai soldi offerti dalla Gucci per consentire una sfilata di moda di un quarto d’ora sull’Acropoli.

La richiesta della casa di moda è arrivata nei giorni scorsi sul tavolo della Commissione archeologica della Grecia con un’offerta sicuramente difficile da rifiutare, vista la situazione dello Stato, 2 milioni in lavori di restauro in cambio dell’affitto della “roccia sacra” per uno show di 900 secondi da tenere proprio di fronte al Partenone.

La stampa ellenica aveva parlato di altri milioni offerti per i diritti a girare e promuovere in giro per il mondo il filmato della passerella. Anche se di soldi, dice la società fiorentina, non si era ancora parlato in questa fase dell’operazione.

Così, Agrigento, in seguito alla notizia sentita giorni fa offre la Valle dei Templi per la sfilata. Il sindaco della città siciliana offre l’area archeologica dell’isola.

Se Atene rifiuta, Agrigento si fa avanti.

Il categorico no a Gucci da parte del ministero della Cultura greco alle sfilate nell’Acropoli, incoraggia il sindaco Lillo Firetto a offrire la Valle dei Templi.

E, a scanso di equivoci, motiva la sua proposta: «Eventi riservati a pochi ospiti sono oggetto di un regolamento del Parco archeologico e, in linea con le norme nazionali, sono stabiliti canoni e diritti di immagine. Penso che la Valle dei Templi, scelta per altri eventi privati di carattere internazionale, possa essere uno scenario anche più suggestivo dal punto di vista della qualità dell’immagine e della resa pubblicitaria».

Per Agrigento e per Gucci sicuramente sarebbe un’ottima opportunità.

Il reciproco vantaggio è abbastanza ovvio, inoltre la nota casa di moda potrebbe rispettare il suo intendimento di realizzare una sfilata tra i templi greci, in un luogo magico.

L’orgoglio verso il passato siciliano si esprime ogni giorno in un paesaggio vivo e non imbalsamato, pronto ad accogliere tutto ciò che rappresenta la cultura contemporanea ad alti livelli, in Italia e nel mondo.

Il messaggio è chiaro per il direttore del Museo dell’Acropoli greco, Dimitris Pantermalis. Del resto il sindaco sa di avere dalla sua parte il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini.

Lo ha detto chiaro: «Voglio aprire senza barriere ideologiche o snobistiche tutti i luoghi della bellezza italiana alla moda perché sono due pezzi dell’identità nazionale e questo dà carta bianca in più alla competitività della moda italiana».

di Stefany Barberis