Le sue illustrazioni sono sarcastiche e talvolta pungenti, ma è così che si stuzzica la curiosità e la fantasia.

Giuseppe Veneziano è un architetto e illustratore italiano, partito dal profondo sud, in provincia di Caltanissetta. Il suo curriculum (da illustratore) include note di prestigio, come la partecipazione alla VI Biennale di San Pietroburgo e alla 54ª Biennale di Venezia. Come Cattelan, che è impossibile non citare, Veneziano crea scompiglio, agita gli animi ed eccita le masse: un carattere forte, un’idea decisa. L’opera di Veneziano tocca l’esposizione dei fatti di cronaca più rilevanti e scomodi che l’attualità ci propone, e se da un lato i conservatori storcono il naso, dall’altro i liberali si agghindano a festa. Ed è proprio tra chi lo odia e chi lo ama che si alza un muro (a proposito di muri), osservando che tuttavia dividere i pareri è ciò che intenzionalmente fa. Giuseppe Veneziano e la Pop Culture italiana è un connubio perfetto.

Nel 2010 espone una Madonna con in braccio un piccolo Hitler (“Madonna del Terzo Reich”), utilizzata come manifesto per la sua mostra “Zeitgeist” a Pietrasanta (LU). Sollevando un polverone mediatico, suscitando l’ira del parroco, don Stefano D’atri, di un gruppo di combattenti partigiani e il pentimento da parte dell’allora sindaco Lombardi, rammaricato di aver detto sì a quella mostra.

Ci soffermeremo sulle sue opere in acrilico su tela, tralasciando per il momento i disegni, belli pure loro, che sono testimonianza di quanto appena detto su sollevamenti di polemiche e risentimenti. Le illustrazioni raffigurano personaggi noti nel panorama dell’attualità contemporanea,  personaggi di fantasia come Spider Man, la pornostar Ilona Staller e Gesù Cristo. Che tanto hanno fatto discutere a tanto fanno discutere ancora.

Pittura come condanna, condanna dai colori accesi che piacciono agli occhi e alla mente. Dalla critica e dalle riviste di settore è riconosciuto come uno dei massimi esponenti della “New Pop italiana” e del gruppo “Italian Newbrow”