La seconda giornata del Milano Moda Donna la chiude Moschino con una sfilata esilarante e divertente ispirata ai “lavori in corso”, alle strade, alle automobili, ai soccorsi e alla vita che scorre tra tangenziali e autostrade.

Franco Moschino fu uno dei primi designer a introdurre l’elemento ironico e super pop all’interno del classico defilé di moda e il marchio che porta il suo nome è da sempre sinonimo di look esagerati, coloratissimi e vivaci. Oggi quell’eredità di capi cult è in mano all’americano Jeremy Scott, che di sicuro ha saputo mantenere alta la spettacolarizzazione.  Durante la Milano Moda Donna propone la sua visione con mise dal taglio ultra femminile fatte con le stoffe delle divise di chi lavora per strada, via libera ai tessuti catarifrangenti, al giallo e all’arancio fluo e ai segnali stradali che diventano pochette, caschi che diventano tracolle e i coni spartitraffico diventano cappellini. Arrivano poi i capi con le scritte di pericolo che troviamo sui camion e poi vestiti decorati con bordini a strisce bianche e rosse, gli stessi che troviamo nelle zone transennate. Si passa poi ad una capsule collection con capi ispirati ai cartoni animati, un’altra che fa il verso ai detersivi e poi vestiti da sera realizzati con gli spazzoloni dell’autolavaggio.

Per il gran finale si fa festa con abiti pomposi, coloratissimi ed esagerati che sembrano arrivare dai balli dei college americani degli anni Ottanta. Bolle di sapone a profusione, allegria e divertimento per una sfilata molto bella, molto “Moschino” e soprattutto molto “Jeremy Scott”.

Credits : MOSCHINO 

Redatto da:  CLAUDIA PALOMBI