La storia delle Reebok ed il lancio delle sneakers firmate Vetements

Nel 1895 Joseph William Foster, un artigiano inglese, crea a mano le prime scarpe da corsa chiodate. In poco tempo la sua piccola azienda famigliare “J.W.Foster and Son”, conquista molti atleti famosi in tutto il mondo e nel 1924 fornisce la calzatura per gli sportivi dei Giochi Olimpici a Parigi.
Grazie al distributore americano Paul Fireman, le calzature Reebok sbarcano nel mondo al prezzo di 60 dollari al paio, che le fece diventare le più costose sneakers sul mercato.
La fama cresce e la moda avanza ed ecco scoppiare negli anni ’80 la moda dell’aerobica e le Reebok, sempre all’avanguardia introducono sul mercato le Freestyle, la prima scarpa sportiva pensata appositamente per le donne dedite a questa attività.
Negli Usa l’apice del successo per Reebok arriva nel 1989, quando diviene leader nel mercato americano con 20 milioni di paia vendute in un anno grazie alla tecnologia Pump, basata sul concetto di “calzata personalizzata” poiché la scarpa è regolata in modo da adattarsi perfettamente al piede: una rivoluzione che conquista campioni come Shaquille O’Neal.

Nel 2005 l’azienda viene acquistata da Adidas Group nell’ottica di un’espansione commerciale nei mercati US e Indiano in cui Reebok è molto forte.
Che dire, una di quelle scarpe che hanno fatto la storia e che sicuramente non passeranno mai di moda.
Infatti, quando Vetements ha presentato la sua rivoluzionaria sfilata couture a Parigi all’inizio di quest’estate sembrava che la componente Reebok della collezione si limitasse a giacche a vento con cappuccio e pantaloni abbinati. Ma chi ha l’occhio per le sneakers non può non aver notato il paio di Reebok InstaPump Fury piene di graffiti che indossava il designer di Vetements, Demna Gvasalia.
Poco dopo qualcuno nel backstage ne ha instagrammate un paio identiche che sembravano presentare la scritta Vetements.
Ed ecco che in poco tempo Vetements ha confermato il lancio di una collaborazione con Reebok che verrà presentata in una location segreta in Corea fra pochissimi giorni.
Non sappiamo ancora se si tratta della Fury che abbiamo visto alle sfilate o meno, quello che è sicuro è che Gvasalia sa sempre come alimentare l’hype.

di Stefany Barberis